lunedì 20 gennaio 2014

Latta continua

Il-mio-nome-è-Primino


Il primo ente adottivo dedicato ai robot: è così che si presenta adotta un robot, simpatica fabbrichetta di automi fra Tim Burton, Blade Runner e il Mago di Oz messa su da Massimo Sirelli, nativo di Catanzaro residente a Torino, artista e gran furbino nell'accezione più nobile del termine. L'idea, geniale: 1) costruire dei robottoni a partire da rottami raccattati qua e là fra cantine discariche eccecc; 2) dargli un'anima estetica a metà fra lo steampunk e i tin toys terzomondisti; 3) Venderli, pardon, darli in adozione ma nota bene solo a chi si dimostri all'altezza dell'impresa attraverso le parole d'amore rivolte ai singoli robot dagli aspiranti acquirenti e raccolte in una apposita sezione del sito.  Et voilà, lo status symbol è in tavola. Arte povera, trovarobato, manualità, nostalgia, reminescenze lettararie: è una gran marmellata che sa un po' di latta ma in senso buono, un gioco ready made per adulti che strappa un sorriso e una riflessione gentile sul senso junghiano dell'esistenza come continua trasformazione. Che altro dire? Chapeau.

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