venerdì 15 marzo 2013

Risate a denti stretti

Essere un fan dei Genesis e degli Yes, alla fine degli Anni settanta, era dura.
Il prog era ancota al riparo dalle infiltrazioni metal o dai virtuosismi citazionisti di Porcupine Tree o Transatlantic, i King Crimson sembravano aver appeso i distorsori al chiodo, e anche uno come Peter Gabriel era ancora solidamente attaccato alle sue radici pulitine. Nel frattempo, nel mondo reale, un casino della Madonna, con i primi fuochi di Sex Pistols, Clash, Ramones e compagnia cantante. Io, data la mia istintiva allergia ai partiti presi, soffrivo come una bestia, tentando di conciliare "Selling England by the Pound" con "Anarchy in the U.K.". Lavoraccio. Soprattutto per un tredicenne presuntuoso.
Qualche annetto dopo, mi avrebbero salvato la new wave malinconica dei Joy Division, quella più pazzariella degli Xtc o il post-rock essenziale dei Talk Talk.
Ma nel frattempo, ecco i Killing Joke.
Chitarre come rasoi sulla pelle irritata, un suono acido ma ricchissimo, e dei singoli con un tiro davvero impressionante. Come "Love Like Blood", unica autentica hit di una carriera trentennale. O "Eighties", scopertamente citata dai Nirvana in "Come as You Are".
E insomma, roba buona.
Che oggi torna in circolo nella raccolta qui sotto.
Sotto questa bella cover, un sacco di bei pezzulli, disponibili anche in una "collector's edition" da 3 Cd in vendita sul sito ufficiale www.killingjoke.com. Abbinamento ideale, Paco Roca o Ulli Lust: ma di loro parliamo su Nuvoletta Rossa.

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Killing Joke The Singles Collection sarebbe una cover perfetta per l'altro KJ se del graphic novel di Moore/Bolland il remake fosse curato da Bissette/Veitch con tecnica mista come nella loro versione cartacea di 1941: Allarme a Hollywood.
Cesar Romero in pantaloncini corti di spalle mentre dipinge nella sua celletta ad Arkham...da leggere. Adoro il fantafumetto. Ciao.