mercoledì 31 agosto 2011

Al Capp approverebbe


E dopo lunga e sofferta disamina, la DC Entertainment ammette il calo dei consensi e per recuperare terreno ricorre all'ennesimo rimpasto di governo ricorrendo alla kultura fumettistica di Grant Morrison.
Da qui il nuovo Superman.
Cioè Li'l Abner con un bavagliolo al collo.
Uccidiamo Dan DiDio.
O al limite, eleggiamolo presidente del Consiglio. Tanto, ormai.

martedì 30 agosto 2011

In Halo modo



Da Mark Romanek, regista cupissimo di One Hour Photo, un gustoso spottino per un'auto molto cool.

Bravo, sette più.

lunedì 29 agosto 2011

Un umano niente male

Not bad for a human, Niente male per un umano: è intorno a questa storica citazione da "Aliens" che gira la biografia di Lance Henriksen scritta a quattro mani da Henriksen himself insieme al critico Joseph Maddrey. Spigolature sul "metodo Henriksen" (che non è mica un pirla: viene dall'Actor's Studio), aneddoti, cazzate varie, e per che ci piace guardare le figure tanti bei disegnini firmati Bill Sienkiewicz, Mike Mignola, Tom Mandrake, Kelley Jones et cetera.
In un Paese civile, sarebbe già in libreria. Ma visto che il nostro non lo è, tocca ordinarlo sul sito ufficiale. Buon pro.

E a proposito di quella certa cosa...


domenica 28 agosto 2011

Botta di Kula

Nel settembre di 15 anni orsono usciva questo longpleing che io comprebbi unicamente per la cover disegnata da Dave Gibbons.
Poi sentendo Il disco mi dissi: Epperò!
I Kula Shaker erano una versione più acida psichedelica e prog-oriented della deriva brit-pop allora alquanto in auge. Meno loffi/derivativi degli Oasis, più sanguigni, complessi e pestati dei Blur, comunque piuttosto gustosi.
Dopodiché il leader Crispian Mills spara una cazzata che lo fa passare per un nazista, la stampa li massacra e il gruppo scompare dai radar per tipo una due ere geologiche. Avanti veloce a oggi: di nuovo insieme, gli Shaker buttano fuori il nuovo Strangefolk. E una edizione speciale di K, che i più accorti di noi compreranno unicamente per la cover di Dave Gibbons per restare poi stregati da gioiellini come Hey Dude! Govinda e Tattva.
Il grande ordine cosmico trionfa!

sabato 27 agosto 2011

Uraganzo

In questi giorni, quattro anni fa, l'uragano Dean colpiva la costa sudoccidentale del Messico.
Io ero là.
I locali, manco un plissé.
Turisti gringo svizzeri canadesi hongkonghesi vattelapeschesi, tutti tranzi. Al massimo, li beccavi negli internet cafe a consultare Hurricane Watch, avvolti da nubi gravide di mariagiovanna.
Gli unici fuori di zucca, ça va sans dire, erano gli itali ani. Che li vedevi attaccati ai cellulari in mezzo all'andador schiumando mamma mamma ho perso l'aereo o nei supermarket a comprare quantità di derrate da olocausto nucleare. A casa, TG e quotidiani facevano la loro parte, annunciando l'imminenza del diluvio universale.
Tanto che anche i miei, abituati a sapermi nei più remoti anfratti del Centroamerica senza proferire verbo, a un certo punto cominciano tuorna tuorna 'sta casa aspietta attè.
E insomma, alla fine l'uragano arriva. E il mondo continua a girare.
Quello che ebbi modo di documentare, alquanto deluso dalla carenza di effetti speciali, mucche volanti e/o autoarticolati disarticolati, era un uragano di classe 5. Roba di classe.
Questo qui, che a sentire giornali e tv sta per devastare New York, è di classe 1. Praticamente un temporale un po' più frufru del solito.
Scommettiamo che il mondo continua a girare?
È che ad agosto, nelle redazioni di molti giornali, non si sa che cazzo scrivere. E in mancanza di meglio, anche un uragano fa molto uraganzo.

giovedì 25 agosto 2011

Il giorno della Balena

Quasi dimenticavo: domani è il giorno di Enzo Baldoni. Che per chi non lo conosceva è morto da sette anni, e per chi lo conosceva è vivo e lotta insieme a noi. Io, che ho avuto il privilegio di andare a bottega da lui, ci ho messo un fracco di tempo a mettere ordine fra i pensieri e i ricordi e a scrivere la nostra storia d'amore e di coltelli. Però, dai e dai, alla fine ce l'ho fatta. E una volta tanto, sono abbastanza orgoglioso del risultato.
Nel caso interessi, è tutto su Lo Spazio Bianco. Un consiglio per chi passa di lì: ci sono anche tutti i link ai blog di Baldoni. Il bookmark è d'obbligo: all'Enzone farebbe piacere.

In compagnia dell'anello

Lanterna Verde ha molto in comune con il Captain America di Joe Johnston. Un compitino appena suff., realizzato con grande mestiere, ma senza l'impatto visivo e l'afflato epico che avrebbe meritato Hal Jordan.
Non il peggior film a fumetti della storia, insomma, ma nemmeno uno di quelli che restano. Belline le scenografie, meno peggio del previsto le performance, discreto il montaggio, discreti gli effetti. Metaforici calci nel culo, invece, ai quattro sceneggiatori: l'ansia di spiegare tutto, lo zero Kelvin emotivo e lo humour fuori bersaglio sono farina del loro sacco, e se Green Lantern è un flop sappiamo chi ringraziare.
Qualche altra considerazione per il colto e l'inclita qui.
Però ci ho guadagnato un bel portachiavi, dài.

Mi ricordo "Scarface"

Premesso che nel genere bei-brutti-film-con-Al-Pacino prefiero di lunga Carlito's Way, questa fulgida edizione Hi-Def di Scarface in uscita a inizio settembre un po' mi attizza. Qui i dettagli della faccenda. Ora scusate ma torno a piangere il cadavere ancora caldo di G. Jacopetti. Mondo cane.

mercoledì 24 agosto 2011

Super 8 meno meno

Fondamentalmente, trattasi di un E.T. l'extraterrestre più incazzoso, con echi di I Goonies Incontri ravvicinati e Jurassic Park. Uno Spielberg molto fuori tempo massimo che fosse uscito negli Anni 80 probabilmente sarebbe passato inosservato ma in una Hollywood in apnea creativa riesce a fare la sua porca figura.
Sceneggiatura altalenante e un tantino sfilacciata, con un quarto d'ora iniziale fantastico e poi un sacco di spunti buttati là tempi morti e maccosa. Bene, benissimo il cast ragazzino, in primis Elle Fanning, meno quello adulto, in debito di carisma. Effetti digitali cippettoni e assolutamente distonici rispetto al contesto. Per arrivare all'8 ancorché super ci vuol ben altro: qui siamo nell'ambito dell'aurea mediocritas. Recensione lunga in arrivo su Drive appena ci ho tempo, nei prossimi giorni.

martedì 23 agosto 2011

Bubusettete

Tornato. Abbronzato. Dimagrito giusto un par di chili. Mangiato e dormito.
Letto, anche. Nel senso della posizione orizzontale su materassi, teli mare o amache. E nel senso di qualche libercolo che chissà come mai non avevo ancora letto, e che chissà come mai non ho apprezzato quanto avrei voluto. Questione, forse, di sintonia fine. Linea d'ombra e Il grande Gatsby li ho già nello specchietto retrovisore del Kangoo, insieme con il bell'instant di Pio D'Emilia sullo Tsunami in Giappone di Manifestolibri. Viva la vida di Cacucci (con dedica: grazie, amore mio) me lo finisco fra stesera e domani, tanto è poca roba. Visto un po' di gente che non vedevo da un po', snobbata un po' di gente che non vedevo da un po'. E sì, Antonio, so che avrei dovuto passare, ma a questo giro ero troppo pigro. Souvenir dell'estate: t-shirt Bear a maniche lunghe rossa fuoco (e come, se no). Un po' di mangiarini sardegnoli pane carasau e frattaglie varie. Un incontro sorprendente con il tipetto qua sopra nel profondo di una notte piena di grilli. Mai visto un Allocco così da vicino, fra parentesi. Ottimo e abbondante. Come il primo color Tex di Boselli & Brindisi. Pensierino finale dell'estate dalla viva voce di un conoscente: "Se non sarebbero ferie, non finirebbero". Fanculo la consecutio, e viva la saggezza popolare. Ricominciamo da qui, magari imbroccando i congiuntivi.

giovedì 4 agosto 2011

Arresto cardiaco

Prima di partire, prendo mestamente nota della dipartita del grande Bubba Smith. Tristezza.

mercoledì 3 agosto 2011

Mi ricordo l'Anabasi

Ricordo soprattutto una frase che mi rimbomba nella scatola cranica da qualche giorno: Thalassa! THALASSA!
Fuor di metafora: me ne vado a fare il sirenetto. Ci si vede dalle parti di fine agosto, a meno che non passiate da qui. In quel caso, be', sono quello spalmato sul telo mare con vicino una pila di libri.

martedì 2 agosto 2011

Ma era Perry o Barry?

Aintitcool ci informa che il nuovo Perry White del nuovo film di Superman non è White manco pe' gnente: trattasi infatti di Lorenzino Fishburne aka Morpheus di Matrix. Michael Clarke Duncan come Kingpin, Sam Jackson come Nick Fury e ora questo: dal Black Power al Black Superpower il passo è breve. Zut.

lunedì 1 agosto 2011

A prova di proiettile

Se fai l'editore di fumetti e butti fuori una collana che di nome fa Maèstro ti prendi un bel rischio.
Perché nel saloon del fumetto italiano, quel bell'ambientino tutto cameratismo, pacche sulle spalle e Colt 45 ben oliate, per declassarti da Maèstro a Bidèllo basta un amen.
Il Cicca questa cosa la sa. E infatti, normalmente vola alto, sia in termini di catalogo sia di cura editoriale. E chiunque sostenga il contrario o non ha mai letto Re in incognito, Liberty Meadows o The Walking Dead, o è in malafede. Quindi, un bel colpo di Colt 45 all'altezza dell'ambaradàm gli sta a pennello.
Tornando a Maèstro: è la collana prestige di Saldapress. Edizioni filologicamente corrette di storie complete scritte e disegnate come si deve. Autori affermati e se capita figli di una storia editoriale tormentata o tormentosa. Volumi unici, con il valore aggiunto di una vagonata di schizzi, schizzetti, studi preparatori, note di produzione e aneddotica varia: una storia nella storia che raddoppia il piacere della lettura, valorizzando un lavoro massacrante che spesso il lettore casuale manco nota. E un ottimo rapporto prezzo-qualità: con poco più di 23 euro ti porti a casa un volume di grande formato di oltre 100 pagine, tutto a colori, stampato su una bella carta pesante da 100 grammi e rilegato in filo refe. Unico neo, la dicitura "contenuti speciali" per i dietro le quinte: una strizzata d'occhio troppo cheap per della roba fatta per durare. In tutti i sensi.
I primi due volumi della serie, l'integrale di Rocketeer di Dave Stevens e il primo Leo Pulp di Claudio Nizzi e Massimo Bonfatti sono già sugli scaffali. Ma presto arriveranno anche le donne - e che donne! - di Frank Cho, i nuovi sogni a occhi aperti di Carmine Di Giandomenico e il misconosciuto Cromwell Stone di Andreas. Qualità a prova di proiettile: una cosa rara, di questi tempi.