mercoledì 5 maggio 2010

Superhero Decadence


Donald Soffritti mi perdonerà per avergli soffiato un titolo per il mio post di oggi. Il fatto è che mi sembra la formula migliore per introdurre la nuova fatica di Jon Kracauer. Chi ha letto Aria sottile e Nelle terre estreme avrà già drizzato le antenne: Kracauer è il bel tipino che ha incatenato la propria carriera di guerrilla writer alle fortune e soprattutto alle sfortune dei pochi aspiranti superuomini che in quest'era di torpore sono pronti a scommettere la propria vita su un grande sogno. Gente che quando senti la loro storia ti chiedi perché non ci hai pensato tu, tranne che poi ringrazi di non averlo fatto, perché la vita è una troiaccia e poi si muore.
Prendiamo Pat Tillman, campione di Football americano con carrierone in canna, congruo stipendio, ampio parcheggio all'ingesso e vari benefit. Cosa ti combina il tizio? All'indomani dell'attentato al World Trade Center, con le macerie di New York ancora calde e fragranti come appena fatte, si arruola nei rangers e parte per l'Iraq a cazzo dritto. Lì se la cava talmente bene che lo Zio Sam gli regala un viaggio premio in Afghanistan. E puntualmente, in Aghanistan, Tillman ci lascia le bucce.
Tutto scontato, ma solo fino a un certo punto. Perché dopo un po' salta fuori che Pat l'eroe, Pat l'immenso, Pat che ha dato la sua vita per la gloria del Paese non è morto ammazzato dai talebani come diceva il Pentagono. Ma dai suoi stessi commilitoni.
Il succo, c'è da scommetterlo, sarà lo stesso dei precedenti libri di Kracauer: un'indagine sul sottilissimo confine fra coraggio e stupidità. Dove gli uomini diventano eroi promette le stesse inquietudini elettriche della strizza prima di un tuffo da dieci metri.
Ma a un decimo del rischio. Il che, bisogna ammetterlo, non è niente male.
460 pagine, €18,60. Edito da Il corbaccio. Già segnato nella mia wish list.

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