mercoledì 31 marzo 2010

Si va? Si va.

Nella foto, Robert De Niro


La faccia assolutamente anonima del gangster che ha ispirato il personaggio di Joe Pesci in Casino.
Le fonti storiche delle battute più tabbozze di 300.
Le autentiche peripezie di Chris Gardner & Son in La ricerca della felicità.
Le analogie fra Miranda Priestley e Anna Wintour in Il diavolo veste Prada.
Chasing the frog sta a chi ama il cinema come una candela accesa a una falena: impossibile resistere alla tentazione di scorrere l'indice dei film tratti da storie vere per scoprire quanto ci sia di vero in quello che abbiamo scolpito nelle nostre retine. Un bel gioco, che ha un unico limite: un catalogo non ancora all'altezza di altri siti in tema.
Ma come si dice, il tempo è galantuomo.
Già che siamo in argomento: quello nella foto è Robert De Niro.
There's No Business Like Show Business, baby.

martedì 30 marzo 2010

Apri grande


Stasera, ore diciotto e trenta, dentista.
Per fortuna, non sono costretto ad andarci spesso. Ma tutte le volte che devo andarci comincio a star male in largo anticipo. È strizza patologica: quella che cominci a dormire preoccupato tipo una settimana prima. Quella che ti lavi freneticamente i denti sedici volte al giorno sperando che non salti fuori niente di peggio di un'aaahhhlitosi. Quella che pensi a tutti i modi in cui potresti spendere gli stessi soldi che darai al dentista, e ti sembrano tutti migliori. Anche, per dire, sputtanarteli in multe.
Quando devo andare dal dentista mi viene sempre in mente Il maratoneta: e come Dustin, non mi sento affatto sicuro.

lunedì 29 marzo 2010

Kaiju Lega


Inutile continuare a ripeterci che è solo un disaster movie. Il disastro politico è tutto vero. Ed è il risultato di dieci anni di compromessi, politiche al ribasso, rapporti politici contronatura e cantonate strategiche come quella del partito liquido, evaporato sotto il respiro radioattivo delle tv di Silvio.
Ora non resta che aspettare che il mostro rada al suolo la città e rimboccarsi le maniche. Partendo da qualche ragionevole certezza.
Primo: dove la sinistra dice cose di sinistra, la sinistra vince. Nichi Vendola docet.
Secondo: gli accordi elettorali con l'Udc non portano da nessuna parte.
Terzo: otto elettori su cento sono scappati sulle colline, e tocca riacciuffarli. Magari, insieme con quelli che hanno regalato il proprio voto al movimento Cinque Stelle.
La parola d'ordine è: ripartire dal territorio. La speranza è che chi deve capire, capisca. Altrimenti è davvero la fine.

domenica 28 marzo 2010

Pozzetteide episodio tre: Easy Ridere


Come dimostra Io tigro, tu tigri, egli tigra (1978), una roba surreale che neanche il miglior Pappi Corsicato, Certa gente il minestrone non se lo merita proprio.
Grande massima filosofica da tener sempre presente.

La morte di un Superman


Aveva in pugno uno stile inconfondibile, Dick Giordano: fra gli Anni 60 e gli Anni 80, le sue chine sontuose e guizzanti hanno infuso personalità e dinamismo inconfondibili a tanti eroi DC Comics, esaltando lo stile di signori penciller come Neal Adams e John Byrne, o dando corpo alle proprie personalissime e frequenti incursioni da disegnatore in proprio.
77 anni sono maledettamente pochi per andarsene a disegnare su una nuvoletta. Ma la vita vera non è inossidabile come quella dei grandi eroi. E Dick, che negli ultimi anni era stato messo in naftalina dal nuovo management della DC, doveva averlo capito bene. So long, buddy: e grazie per le belle vignette.

sabato 27 marzo 2010

Ora legale


L'ennesimo espediente della magistratura comunista: ormai non sanno più a cosa attaccarsi.

Corsi e ricorsi


Il capo del Governo si macchia ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.
Perchè il popolo tollera e addirittura applaude questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.


Il testo è di Elsa Morante, risale al 1945 e parla di Benito Mussolini.
La dritta è di Massimo Bonfatti, che invita tutti gli indecisi al voto.
Ricevo e volentieri pubblico, ma insisto: nessuno dei suddetti.

giovedì 25 marzo 2010

Realpolitik


Con le sparate deliranti delle ultime settimane, il Banana era quasi riuscito a convincermi a votare.
Avendo la disgrazia di vivere nella Capitale morale, mi ero già segnato una candidata papabile: Chiara Cremonesi di SEL.
Dopotutto, oggidì, Vendola è l'unica cosa decente che la sinistra italiana abbia da offrire al pubblico.
Poi ho pensato: aspetta un po'. SEL sostiene la corsa alla Regione di Filippo Penati. Uno talmente di sinistra da aver appoggiato al 100% tutti gli sgomberi compiuti negli ultimi secoli da Mastro Lindo De Corato, e di aver cacciato fuori dalla giunta i rifondaroli perché non condividevano le politiche tutte "Legge e ordine" della Milano berluscona. Un capolavoro tattico che nel lontano 2009 gli ha fatto perdere la poltrona a vantaggio di un tizio che sembra l'ispettore Clouseau. E ora il PD ce lo ripropone. Una scaldatina nel microonde e via.
A pensarci bene, però, questo è solo un esempio di quello che succede a livello nazionale. Sui diritti civili, sulle politiche per il lavoro, sul sociale, il PD è totalmente inesistente. La rincorsa al neoliberismo e alla realpolitik ha prodotto un partito che punta allo stesso bacino elettorale della destra, produce ricette economiche moderatamente di destra, vagheggia accordi elettorali con partiti tendenzialmente di destra. Insomma, una specie di Pdl solo un po' meno di destra.
E allora, vaffanculo.
A seggio, domenica o lunedì, tocca andarci comunque. Perché con la legge elettorale vigente, non votare o votare scheda bianca favorisce i partiti che beccano più voti, quindi i soliti. Una volta in loco, però, conviene chiedere al presidente di seggio di annullare il voto. Così farò io, e così spero facciano in tanti. Perché questa gente deve morire. Metaforicamente, è ovvio. Ma deve morire comunque.
Personalmente, tornerò a dare il mio voto alla sinistra quando troverò una sinistra che somigli anche solo un po' a quelle che governano Paesi più civili del nostro.
Fino ad allora, nessuno dei suddetti.

Crisi Finale


Ancora un po' e la DC Comics ci fa causa per plagio.

mercoledì 24 marzo 2010

Cinema parrocchiale


improvvisamente sento una gran voglia di rivedere questo brutto remake di un classico Anni 50.
Merito del cast, credo: una coppia così vale qualunque sacrificio.
Ma proprio qualunque.

martedì 23 marzo 2010

Fever Dream


Il clima è tipo Mister Hula Hoop dei fratelli Coen.
La storia è cosa fa appena sveglio un multimiliardario compulsivo tipo Zio Paperone più Howard Hughes più Gordon Gekko.
La scena è sbadiglio, stiracchiamento, pipì, barba e caffè. Fin qui siamo nella media.
Poi il signor Capitalismo Maturo inforca ciabattine e vestaglia in seta ricamata con tanti $! $! $! e, scendendo giù dal suo superattico lungo una scalinata stile Wanda Osiris arriva al dunque.
Il dunque è una sala grossa come uno stadio e fatta ad anfiteatro.
Da una parte c'è un'orchestra che suona AOR bombastico. A orecchio sembra qualcosa dei Queen.
Dall'altra, gradinate.
E sulle gradinate, loculi occupati da cloni di Bettie Page che telefonano a chissachì.
A ogni telefonata, su un display elettronico sistemato in bella vista in ogni postazione, c'è una cifra in $ che continua a crescere.
Mister Miliardo sorride soddisfatto, fumando sigarette alla menta con un lungo bocchino in osso.

La febbre fa fare strani sogni.

Pozzetteide episodio tre: tempi moderni


Dagli immortali ma non troppo Castellano & Pipolo, l'immortale miniappartamento di Il ragazzo di campagna (1984). Taaac!

Senza parole


Il miglior copy della storia della comunicazione, Emanuele Pirella, ha indossato i suoi migliori jeans. Applausi.

lunedì 22 marzo 2010

Capitan Fracassa


C'è solo una cosa più ridicola di un tizio con addosso il costume di Capitan America: Johnny Storm con addosso il costume di Capitan America.
Ne verrà fuori un film molto pucci, come direbbe Violetta Bellocchio.

Il ventisei c'è Otto


26 marzo, 18.30, Spazio Simon, via Emilia Levante 275, San Lazzaro di Savena: lo scrittore Loriano Macchiavelli e il suo partner in crime Otto Gabos presentano il romanzo molto illustrato Sarti Antonio: come cavare un ragno dal buco.
Seguono dibbbattito, dediche e disegnini vari, per chiudere in bellezza con una omerica bevuta collettiva.
Siateci, se potete.

domenica 21 marzo 2010

Pozzetteide episodio due: tevvove


Facce che viste una volta non si ricordano più. Dall'immortale Sono fotogenico (1980) di Dino Risi.

venerdì 19 marzo 2010

Stasera a Milano


Nuovo gruppo di rock progressivo sulla piazza: i KILD.
Quattro allegri ragazzi vivissimi con un approccio al genere molto laterale e interessante, tante chitarre e un reparto ritmico muscolare ma colorito. Al sodo: in occasione dell'uscita del loro primo Cd, di cui potete sentire qualche traccia qui, i nostri eroi suonano a Milano proprio stasera, all'Ittolitto's di via Olgiati 25. Il gran varietà musicale comincia alle 22.30 spaccate, e l'ingresso è libero con consumazione.

giovedì 18 marzo 2010

Come mangiare dalla nonna


Certi film sono come andare a mangiare dalla nonna: il menù non cambia mai, ma è tutto fatto a modino.
Ecco, questo Predators mi fa un po' quell'effetto lì.
Tutto a modino, niente di nuovo.
A cominciare dal trailer.

Ei Fulham


Ei Fulham. Siccome Immobile
Non era manco in panca,
Dopo il quarto missile
Gli albioni la fan franca,
così percossa, attonita
la Juve al nunzio sta.

Ubriatore


Lo dicevo l'altro ieri in questo post a proposito di Valter Buio: ogni eroe con i controcazzi ha diritto a un nome con i controcazzi.
Ladies and Gentlemen, nuntio vobis magno cum gaudio che è nato il rampollo di Flavio Briatore e Eli Gregoraci.
Il suo nome è Nathan Falco Briatore.
E non aggiungo altro.

Pozzetteide episodio uno: riti di passaggio



Nella vita di ogni fanciullo/a provvisto/a di velleità creative, prima o poi, arriva sempre il Momento Melani.
La prefazione sì, ma solo dopo. È una delle dure leggi della vita.

mercoledì 17 marzo 2010

Lila Live


Nuovo disco nuovo tour nuovo sito per la donna più sexy della world music: Lila Downs.
Sarà perché è di Oaxaca. Sarà per la sensualità irresistibile e carnale che le deriva dal sangue mixteco. Sarà perché la signora canta come le vampire di Rodriguez, o per quello che canta: sta di fatto che ogni disco di Lila è allo stesso tempo viaggio intellettuale, ottovolante emotivo e conversation piece. Come dire che paghi uno porti via tre.
Lyla Downs y la misteriosa in Paris, poi, è pure dal vivo: puro ritmo tropicale al 100 per 100 senza additivi né conservanti.
Per un assaggio, basta cliccare qui.

martedì 16 marzo 2010

Mele marce


Il Card. Ruina sta alla fede come Fede nel senso di Emilio sta all'informazione indipendente.
Roba da non credere. Mai più.
O da iscriversi ai satanisti varesotti gridando "signore delle tenebre, vieni a me" ai giardinetti di Caronno Pertusella in una notte di plenilunio.
Ora che non è più presidente di niente, il Card. spara cazzate altisonanti su quotidiani a larga diffusione come il Foglio, ottimo giornale non fosse che per il vizietto degli omissis cui Giulivo Ferrara largamente ricorre quando gli conviene, cioè sempre.
L'ultima, di ieri, è che i casi di pedofilia in clergymen farebbero parte della solita strategia mediatica anticlericale che vorrebbe la Chiesa muta cieca e sorda: in quest'ottica, "i casi di pedofilia fra i sacerdoti cattolici non sono più frequenti di quelli di tante altre persone". Come se inchiappettarsi i bambini fosse un peccatuccio veniale, vivaddio, e non quella schifezza che è. E come se la Chiesa Santa Cattolica e Apostolica non guardasse al sesso da almeno un migliaio d'anni come a una cosa non proprio giusta - si pensi ad es. alle note posizioni su omosessualità, contraccezione, masturbazione, eccecc.
Ecco, sentire Ruina che dice cose così mi fa sentire ancora più cristiano. E prego tanto tanto che il Signore che è tanto tanto buono lo chiami a sé. Ormai il bastardo va per gli 80. Dovrebbe essere ora.

lunedì 15 marzo 2010

Appuntamento al buio


Stavo quasi per buttar giù un post sul prossimo imperdibile e carissimo Topolino in uscita dal 22 marzo con Gazzetta.
Poi ho pensato che il sorcio di Gottfredson non abbisogna di presentazioni.
E Valter Buio invece sì.
Nonostante una denominazione da brividi, la più orribile che abbia mai letto in vita mia, e sì che di fumetti ne leggiucchio, la nuova miniserie Star ha almeno un paio di frecce al proprio arco. I testi di Alessandro Bilotta, quello di La Dottrina, e i disegni di Sergio Gerasio, che da Trigger in poi sembra assai cresciuto in termini di stile, personalità e sicurezza di tocco.
Una squadretta mica male, per un fumetto che conferma la vocazione popolare della Star, insieme con la voglia matta di infondere nuova linfa e dignità allo scenario delle imitazioni Bonelli.
In edicola dal 17 marzo a due euro e settanta.
Proviamo e vediamo come va.

domenica 14 marzo 2010

Din, Don, Dan


È uscito La pattuglia dell'alba, il nuovo romanzo di Don Winslow.
Quello di L'inverno di Frankie Machine e Il potere del cane.
Parla di surf, di Messico e di un sacco di altre cose che trovo irresistibili.
Sfiga volle che ha solo 366 pagine. Peccato.

Videoburrito calibro 9


Da Los Tucanes de Tijuana, El mas bravo de los bravos, allegro motivetto dedicato al narcotafficante messicano Raydel Lopez Uriarte, alias "El Muletas", attualmente ospite dello Stato di Tijuana dopo una folgorante carriera all'insegna dello smazzo e dello scazzo.
Le immagini sono tratte dalla fiction eponima, pure quella disponibile a pezzetti sul Tubo.

giovedì 11 marzo 2010

La verità, soltanto la verità


Fra i cartoonist emergenti, Squaz è sicuramente uno dei più interessanti: merito di un segno che sta a metà fra Matticchio, Bacilieri e il mai abbastanza compianto professor Bad Trip. Oltre a fare cose interessanti per Linus e Internazionale, il giovinotto ha in canna un interessante libronzolo di illustrazioni per i tipi dell'Editrice Grrržetic, Dimmi la verità. Per l'occasione, mostra: si terrà sabato 13 marzo a Perugia, a partire dalle 18, presso la Galleria Miomao di via Podiani, 19, vicino a Palazzo della Penna. Squaz sarà lì a firmare le copie del catalogo. Voi che potete, siateci.

Pronti per l'alzabandiera?


Ale Giorgini di MondoPopToons, il collettivo che foraggia XL a botte di strip lisergiche, mi gira questo spettacoloso logo per il muvmànt fondato da me medesimo e ottimamente spiegato qui.
Ricevo, ringrazio e volentieri pubblico. Innanzitutto perché è un sacco bello. Secondo perché già me lo vedo riprodotto su tutti i quotid. della naz. quando il grande movimiento popular formato da me e lui comincerà a far parlare di sé.
Hasta la moka siempre.
E ricordate: sul nostro lettone c'è posto per tutti.

Crepi l'astrologo


Ma noi si diceva così, per dire.

mercoledì 10 marzo 2010

Meglio tardi che mai


Perfida sintesi del Vauro nazionale sui sussulti del corpaccione Demotragico. Oscar ex aequo alla sceneggiatura (che i disegni, nella satira, son secondari).

martedì 9 marzo 2010

Fischio finale


La grande giacchetta nera celeste ha interrotto la telecronaca di Tonino Carino da Ascoli al 65°.
Per infortunio.
Così percossa e attonita la curva al nunzio sta.

domenica 7 marzo 2010

sabato 6 marzo 2010

L'armadietto del dolore


Se c'è un po' di giustizia a questo mondo, stasera i tre soldatini di Kathryn Bigelow faranno il mazzo a quelli del suo illustre ex marito. E almeno un par di Oscar The Hurt Locker meriterebbe di portarseli a casa: quello per Miglior film e Miglior attore protagonista. Come in Full Metal Jacket, qui la guerra è minimale, secca come polvere, svuotata di ogni enfasi. Come in Full Metal Jacket, le tentazioni superomistiche sanno di nevrosi, e l'unica emozione concessa è una tensione che resta addosso ben oltre i titoli di coda. Con la sua faccia facciosa da rockstar Anni 80, Jeremy Renner è bravissimo a raccontare quello che capita quando un uomo diventa la guerra: il nichilismo, le regressioni, l'impossibilità di reggere i legami, la morte come abitudine, l'impossibilità di lasciarsi alle spalle il passato.
Con Avatar, The Hurt Locker condivide diversi punti in comune: tutti e due i film raccontano uno scontro di civilità, hanno una trama esile e puntano tutto su personaggi archetipici e sul linguaggio visivo. A differenza di Avatar, però, il film della Bigelow sfrutta a fondo la macchina del cinema per spremerne emozione allo stato puro. È entertainment, ma nel senso più alto e nobile del termine: e di film così ce ne vorrebbero a pacchi.
Per chi se lo fosse perso, stasera su SKY Cinema + 24 alle 23.10.

venerdì 5 marzo 2010

Ma svegliarsi, no?


Oggi, leggendo i giornali, l'orchite cronica che mi perseguita da una quindicina d'anni è tornata a tormentarmi.
Non ce l'ho con nessuno in particolare, intendiamoci.
Se il presidente del consiglio è un ladro e un puttaniere, pace.
Se il parlamento trabocca di disonesti, nani e ballerine, pace.
Pace anche se il sistema dei partiti, nessuno escluso, ci ciuccia più di 500 milioni di rimborsi elettorali a botta.
O se i gentiluomini vaticani tutti casa e Chiesa amano farsi inchiappettare dai seminaristi.
O ancora se il sistema economico nel suo complesso è in mano a una classe imprenditoriale a dir poco inadeguata.
Quello che mi manda in bestia non è questo.
Quello che mi manda in bestia è che ormai il pueblo pare assuefatto alle peggiori nefandezze. In altri Paesi, con quello che è successo negli ultimi giorni, sarebbero già tutti in piazza con le roncole. Qui, invece, niente: l'Itaglia dorme della grossa. Zzz.
E allora penso che sarebbe bello portargli il caffè a letto, a questo nostro bistrattato Paese.
Si potrebbe inventarsi una data, e dar corpo alla metafora scendendo in strada in pigiama e ciabatte, armati solo di caffettiere e biscotti, pronti a offrire a chi passa una tazza di qualcosa, un dolcetto, e un po' di sana consapevolezza.
Sarebbe una protesta civile, colorata, allegra. Un modo per ricordare a lorsignori che per quanto facciano, per quanto si sforzino di addormentare la coscienza collettiva, e di rinchiudere qualunque voce stonata in un recinto, il pensiero laterale è sempre lì, pronto a buttar sabbia sui loro ingranaggi, a spettinare le loro idee stantie, a dar voce a chi non riesce a farsi sentire. A sognare di svegliarsi.
Io di solito dormo come mamma mi ha fatto, ma per una cosa così un pigiamino lo comprerei.
A questo punto, non resta che spargere la voce.

mercoledì 3 marzo 2010

Bulògn (aghein)


Sabato 6, alle ore 8, io e Loris Cantarelli di Fumo di China ci incrociamo alla stazione come spie in un romanzo di Len Deighton -quello di Ipcress e Gioco a Berlino.
Si va a Bulògn a fare i giurati per Napoli. Sembra strano, ma invece fila tutto, credetemi.
Cose che mi sono segnato: beccare da qualche parte P. Bacilieri per dirgli che lo amo follemente. Salutare L. Boschi. Salutare T. Martinelli. Salutare, se c'è, A. G. Ciccarelli. Mettere le mani su qualche bel fumetto. Trovare il tempo per una passeggiata sotto i portici.
Poche idee, insomma, ma chiare, per provare a godermi almeno un po' una città che non sono mai riuscito a farmi piacere fino in fondo.
Se ci siete, battete un colpo. Da oggi in poi.

martedì 2 marzo 2010

La piccola bottega degli orrori


Piccola grande novità di Comma 22: un fumetto gotico che parte dalle stesse premesse di La vita, istruzioni per l'uso di Georges Perec. Una casa, i suoi tormentati e tormentosi inquilini, una presenza molto inquietante e molto lovecraftiana. E un quartetto di autori che ultimamente stanno facendo molto parlare di sé: Fabio Moon e Gabriel Bà, già visti su Casanova e The Umbrella Academy. Becky Clonaan, sodale di Steven K. Seagle su American Virgin. E last but not least, il talento ellenico Vasilis Losos.
Pixu risponde alla domanda "Che ci fanno due brasiliani, un'americana e un greco in un fumetto dell'orrore?".
E lo fa con stile e ironia. Doti imprescindibili per ogni prodottino di nicchia.

Religioso silenzio


Nel senso che altrimenti mi metterei a bestemmiare, col mal di testa che ho da stamattina.
Uuuhhh.

lunedì 1 marzo 2010

Morti di fama


No, non se ne sentiva proprio il bisogno, dei fumetti di Lady Gaga.
Però tranqui, la nuova serie Fame della Bluewater Comics non si ferma alla nuova Madonna: c'è spazio anche per Robert Pattinson, David Beckham, 50 Cents e molte altre icone pop. Sighhh.

C'è chi può


Oggi, niente da segnalare.
Rimedio con un'istantanea di una maglietta che vorrei tanto ma porca paletta proprio non posso permettermi: addosso a me non farebbe lo stesso effetto.
E non per quel motivo lì, sciocchini.