martedì 17 febbraio 2009

Mi dichiaro cittadino messicano


Vivo in un Paese meraviglioso. Un Paese unico al mondo.
Un Paese governato da un caudillo ultraliberista le cui uniche parole d'ordine sono "Stato leggero", "Privatizzazioni" e "Libero Mercato".
Un Paese in cui l'unico cattolicesimo possibile è quello integralista del "non possumus".
Un Paese in cui i principali mezzi d'informazione sono appiattiti sulle posizioni del governo e l'opposizione è evanescente e/o ridotta al silenzio.
Un Paese in cui la criminalità organizzata fa una cinquantina di morti ammazzati a settimana con il tacito assenso di corruttibilissime autorità locali.
Un Paese in cui l'inflazione picchia duro e i prezzi dei beni essenziali continuano a salire di giorno in giorno.
Un Paese in cui disoccupazione e analfabetismo di ritorno stanno erodendo larghe fasce della popolazione.
Un Paese in cui, per distrarsi, basta qualche canzonetta pereppeppé e un po' di gossip.

Qualcuno sa dirmi dove trovo la giungla e le piramidi, per favore? Avrei bisogno di distrami un po'.

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