giovedì 29 gennaio 2009

Supergulp! FAQ


Terzo numero di "Supergulp!". Corto Maltese sogna in un mattino di mezzo inverno e i Fantastici Quattro si inabissano, mentre l'Uomo Mascherato prende il volo. Cocco Bill spara sul pianista, mentre il Signor Rossi cerca moglie e Spider-Man va a caccia di cattivi spalleggiato da Nick Carter.

E mentre su New York calano le prime ombre della notte, "Supergulp!" fa parlare e sparlare di sé sui forum, con gran profluvio di dilemmi amletici interrogativi e Frequently Asked Questions. Proviamo a risolverle con qualche Frequently Given Answer.

Ho fatto il giro delle edicole della zona, ma non riesco a trovare Supergulp. Come mai?
Semplice: perché le vendite hanno superato le più rosee aspettative dell’editore. Il modo migliore per aggiudicarselo è prenotare la propria copia in edicola. Ma se proprio non c'è verso, basta una telefonata al numero 02/63798511 o una e-mail a linea.aperta@rcs.it.

Minchia: undici euro per una manciata di cartoon fossili senza neanche uno straccio di restauro mi sembrano un furto.
Non si dice “undici euro”, si dice “dieci e novantanove”.
Non si dice “fossili”, si dice “vintage”.
Se Guido De Maria e soci avessero restaurato i filmati fotogramma per fotogramma, magari rimixando anche il suono in 5.1, i Dvd sarebbero arrivati in edicola al triplo del prezzo. Però il team ha proceduto a un restauro parziale di tutto il materiale, spazzando via il grosso delle puntinature e delle alterazioni di colore, e uniformando il livello del sonoro per evitare sbalzi. Meglio di così, a quella cifra, non si poteva proprio fare.

Me li ricordavo più belli, ’sti “Fumetti in Tv”...
Trent’anni fa eravamo tutti più carini. IO, però, ho ancora i capelli.

Perché nei Dvd manca... (Qui nome a caso)
Perché riuscire a riunire sotto lo stesso jewel-box tutto il cast originale della trasmissione è stato impossibile. Alcuni “Fumetti in Tv” erano in pessimo stato di conservazione, e non c’è stato verso di recuperarli. Altri, come “Tex”, sono rimasti fuori per evitare il sospetto di “conflitti di interesse” con altri editori. Su altri ancora ha pesato la scarsa disponibilità dei licenzianti: il caso emblematico è quello di “Tin Tin”, su cui gli aventi diritto hanno detto che non c’era problema, purché al personaggio di Hergé andassero il titolo della collana e il 100% dello spazio disponibile.

Come mai gli albetti allegati ai Dvd non sono a fumetti?
Come sopra. Solo molto, molto, molto peggio.

Vabbe’, occhei. Ma dei personaggi che siete riuscirci ad accaparrarvi, almeno, c’è tutto?
C’è tutto quello che Guido De Maria, Vito Lo Russo e gli arditi che si sono infiltrati negli archivi della Rai sono riusciti a recuperare. E cioè: Tutta la serie di “Gulp!”, tutto “Alan Ford” compreso il leggendario fumetto animato “Alan Ford contro Superciuk”, tutto “Mandrake”, tutto “Jonny Logan”, tutto “Lupo Alberto”, tutto “l’Uomo Mascherato”, buona parte dei “Fantastici Quattro” Hanna & Barbera, tredici episodi di “Spider-Man” più un sacco di altri “Fumetti in Tv one-shot” come “Cocco Bill”, “Rip Kirby”. Insomma, male male non è andata.

In quanto ad extra i Dvd mi sembrano un po’ scarsini.
Il meglio deve ancora venire: sul numero 10 c’è una gustosa intervistina a Hugo Pratt. Sul 13, invece, tocca a Stan Lee. Nel 14 e nel 15, un paio di “Dietro le quinte”. E si chiude col botto: il pezzo forte del numero 16 sono le due storiche presentazioni di “Gulp!” realizzate nel 1972 da Cochi e Renato.

Visto il successo dell’iniziativa, avrete sicuramente in programma una seconda serie.
Niente seconda serie. Quella che c’è in edicola, insieme con i cofanetti su “Supergulp!” e “Nick Carter” pubblicati di recente da Salani, esaurisce il discorso.

Come mai avete dato due copertine a Spider-Man e Nick Carter? Vuol dire che compaiono solo in quei Dvd?
No. Vuol dire che li consideriamo i personaggi simbolo della trasmissione. Tanto che li abbiamo infilati praticamente in ogni Dvd della collana.

A pagina (qui numero a caso) del (qui numero a caso) fascicolo ho riscontrato una lieve imprecisione...
Rientra in un piccolo test di sociologia che abbiamo organizzato in redazione. A proposito: a donne va maluccio, eh?

mercoledì 28 gennaio 2009

Certe Cose non si fanno


Se ne parlava da un po'. e infatti: la Universal ha messo in cantiere l'ennesimo remake del miglior John Carpenter.
Stavolta, ci va di mezzo "La Cosa".
Non so perché, ma la trovo un'idea pessima.
Peggio ancora del gioco per PS2 che è uscito qualche anno fa.
Tutti i dettagli su Variety.

martedì 27 gennaio 2009

Al muro, al muro


Tacoma, terza città dello stato di Washington per estensione. Qui, dal diciannovesimo secolo a oggi, ne sono successe di belle: nel corso del tempo la "Città del destino" è stata l'ultimo avamposto occidentale della Pacific Railroad, l'epicentro delle guerre indiane e la culla del gruppo surf dei "The Ventures".

Ma Tacoma è anche il posto dove vive Gary B., il super-appassionato di cinema italiano Anni 70 che ha raccolto in questo blog il meglio del meglio delle locandine Stracult.

Marco Giusti, mangiati il fegato.

Uuuaaah


E ci siamo giocati pure il neomelodico ante-litteram.

lunedì 26 gennaio 2009

Tel chì el Tintin


C'è voluto un po', ma alla fine Steven Spielberg e Peter Jackson hanno trovato il loro Tintin: Jamie Bell.
Chi ha visto "Billy Elliott", "King Kong" o "Jumper" sa già di chi parlo.
Per gli altri c'è sempre il buon vecchio IMDB.
Per il resto del cast, invece, c'è "Rope of Silicon".
Le sorprese non mancano. Occhio agli spoiler.


(Però anche il Tintin degli Anni 60, Jean-Pierre Talbot, non era male.)

Aaappperò


Saranno pure tutti steroidi, ma il vecchio Sly fa ancora la sua figura.

domenica 25 gennaio 2009

Nuovo cinema paranoia


"Quando pisci all'aperto, pisci sempre su una preoccupazione".
Profetico, il Sergio Castellitto del primo episodio di "Italians": non avevo neanche fatto a tempo ad archiviare la battuta, che mi sono ritrovato nella sua stessa situazione. Tutta colpa della sfiga, e dell'impianto idrico di casa. Che, evidentemente, ha proprio deciso di avvelenarci le falde acquifere della vita.
Mi toccherà far ricorso all'arte di arrangiarci che da sempre contraddistingue noi italiani.
In compenso: film furbino, consolatorio, mai feroce come dovrebbe/potrebbe essere. Castellitto fa Sordi, Verdone fa Sordi, Scamarcio fa il figo, che anche l'occhio femminile vuole la sua parte. Sceneggiatura così così, con molti momenti da barzelletta "ci sono un russo, un inglese e un italiano", un par di dialoghi azzeccati e qualche tentazione transgender non troppo riuscita. Buona ma non eccezionale la direzione degli attori, per il resto cartoline dal mondo.
Se non c'è niente di meglio da fare, tipo asciugare un pavimento allagato, si può vedere.

giovedì 22 gennaio 2009

Oggi


Secondo numero di "Supergulp!".
In cartellone: Spider-Man contro l'Uomo Sabbia, un ottimo Cocco Bill d'annata, il Lupo di Silver nella sua forma migliore, Alan Ford e il Gruppo T.N.T. contro l'evanescente Baby Kate e molto altro ancora. Nel libretto, spazio alla Marvel Age e ai primissimi fumetti in Tv.
Acquistare, prego.
E grazie dalla redazione tutta ai 45.000 arditi che si sono già accattati il primo Dvd.

mercoledì 21 gennaio 2009

Del perché Silvio stravince sempre le elezioni


Corso accelerato di sociologia, psicologia sociale, sociologia della comunicazione e scienza della politica.
Offre la Gialappa's Band.
Si ride, ma solo fino al punto in cui cominci a fare mente locale.

Okay, questo mi piace



Nell'intervista che sto sbobinando, Dave Gibbons rivela che "Watchmen" è un gran film.
Sorpresa, sorpresa.
Io, invece, finora non sono ancora riuscito a farmi un'idea di come potrebbe essere. Ho apprezzato molto la cura filologica di Snyder nei confronti dell'originale, ma tutti i ralenty e i copia/incolla che ha infilato nei trailer mi perplimono assai.

Personalmente, ho il sacro terrore di quei "comic book movies" che riproducono i fumetti vignetta per vignetta: cinema e fumetto sono linguaggi complementari ma non sovrapponibili, e l'imitazione para para della pagina stampata sul grande schermo proprio non funziona.

In più, Snyder ha già dato con quella gran vaccata di "300", quindi basta e avanza.

Comunque, questo filmato dal viral site di "The New Frontiersman" mi piace. Anche se spero che il "motion capture" su Dr. Manhattan sia solo un "Work in Progress".

martedì 20 gennaio 2009

Post ribolo



"E adesso inforniamo il pane. E speriamo che... non venga duro!". È questo il clima di "S.o.s. patata", risposta hot al programma di La7 che accorre in aiuto delle famiglie con bambini problematici. Qui, il sistema è più o meno lo stesso: solo che i bisognosi sono lavoratori depressi (repressi?), e a tirarli su sono cinque ragazzotte dalla mutanda facile.
Per la Fox, doveva essere l'arma finale contro l'aumento del canone Sky: in realtà, è un programma di una tristezza bestiale, dove l'identificazione fra giovin fanciulle e tuberi va ben oltre la metafora, e il clima è quello di un porno soft amatoriale. Brutti corpi, brutte facce, brutte luci, brutti doppiosensi, brutta biancheria, brutta regia, brutta colonna sonora. Roba da rivalutare in blocco tutte le commedie scoreggione Anni 70.
Ma se gli etero piangono, gli omo non ridono. Ancora qualche settimana di tranquillità, e poi trac, ecco servito il rap antigaio di Povia, "Luca era gay, e adesso sta con lei". Trattasi della storia di un giovane che causa famiglia problematica diventa frocio, ma poi per fortuna incontra la donna della sua vita, si converte e sforna figli a ripetizione.

Un volta, sugli annunci per cuori solitari, scrivevano "Astenersi perditempo".

Magari.

domenica 18 gennaio 2009

Cazzi vari


Nelle ultime settimane sono stato un po' assente. Colpa di una strana irrequietezza che mi porto dietro dai primi giorni di gennaio, forse per mancanza di buoni propositi per il 2009. Qualche aggiornamento in ordine sparso tanto per metterci in pari.

Situazione erede: niente di nuovo, ma visti gli esami la cosa non mi sorprende. Per lo meno, ho smaltito il piccolo grande trauma di constatare i miei umanissimi limiti nero su bianco. Qui in famiglia stiamo meditando di rivolgerci a un centro apposito per vedere se c'è una soluzione, ma senza incistarci troppo: se il pupo arriva bene, altrimenti amen.

La palestra funziona. Pensavo di stufarmi subito, e invece oggi vado a rinnovare l'abbonamento per altri tre mesi. Quando lo scazzo si fa sentire, penso al sergente istruttore di "Full Metal Jacket" e riparto di slancio. Yeah, baby.

Il primo Dvd di "Supergulp!" è andato benone. Non ho ancora visto commenti di nessun genere, ma secondo i dati parziali del distributore venerdì 16 sono sparite dalle edicole una trentina di migliaia di copie. Mica male, considerando il prezzo: vediamo se il secondo numero va bene quanto il primo, e tocchiamo ferro.

Finalmente l'inter sta cominciando a giocare come sa. È bello veder tornare sulla terra la squadretta tutta simpatia che è riuscita nell'impresa di vincere tre campionati consecutivi a tavolino o facendo tabula rasa della concorrenza. Grazie, Eupalla.

Sto cucinando due cosucce che se tutto va bene troveranno spazio su "Alias" nella stagion dei fior o giù di lì. Una è un'intervista a Dave Gibbons che racconta di "Watchmen" e dintorni. L'altra è un progettino che potrebbe riunire sotto lo stesso tetto alcuni fra i migliori autori di fumetti sulla piazza. E qui mi fermo, perché le pere non sono ancora mature, e un po' di scaramanzia è d'obbligo.

Ho letto il terzo numero di "David Murphy 911". Croccante, impalpabile e salatino come le nuvole di drago dei migliori take-away cinesi. Cremona è al meglio, Rrobe gigioneggia spudorato come un divo del porno a un ballo di debuttanti. Aspettiamo il quarto numero e poi tiriamo le somme.

Sempre a proposito di pornostar: l'altro giorno, in libreria, ho notato il libro-strenna di cui alla cover qui sopra. Fa il paio con un altro volumone Taschen tutto dedicato alle tettone, tanto per non scontentare nessuno.

Un week-end in Andalusia? Grande idea. Con Elena ci abbiamo pensato per un po', e adesso cominciamo quasi a crederci. Peccato solo che ci tocchi aspettare fino a Giugno: troppe cose da fare, troppo poco tempo da sfruttare.

E per un po' direi che siamo a posto.

Don't try this at home



Sul Tubo ci sono i video di un australiano svitato che di lavoro fa l'assaggiatore di peperoncini.
Presente la salsa Tabasco? Be', con le sue misere 50.000 unità di piccantezza, per il tizio qui sopra è come se fosse colluttorio.
Eccolo alle prese con il temuto Bhut Jolokia: un über-peperoncino da Guinness dei primati e 1.001.034 unità di piccantezza.
Adoro quest'uomo.
E adoro youtube.

giovedì 15 gennaio 2009

Mimetizzapping


In Italia ci abbiamo "La corrida".
In Giappone ci hanno "Kasou Taishou".
Cosa voglia dire esattamente, non lo so. È un po' come "La corrida", solo dieci trilioni di volte più divertente.
Sul Tubo, ça va sans dire, spopola.
Questo giochino qui si è piazzato secondo nella classifica delle illusioni ottiche.
Per Il primo basta digitare "Kasou Taishou first prize", o "Kasou Taishou Orangutan". E godere.
Un grazie a Rickysan, l'uomo del Giappone, per la segnalazione.

mercoledì 14 gennaio 2009

Domani


Prima di partire per un gran viaggione mi viene sempre un gran languore alla bocca dello stomaco.
Poi però parto lo stesso.
In questo caso, i preparativi hanno richiesto un mazzo tanto.
La meta sono i Dvd che troverete in edicola a partire da domani.
Si poteva far di meglio? Difficile.
Dentro qui ci sono tutti i cartoon che sono sopravvissuti agli archivi Rai, i ricordi di prima mano di chi c'era, la cronologia completa di "Gulp!" e "Supergulp!" e tanti pezzi firmati da cultori della materia quali Fabio Licari, Luca Boschi, Federico Fiecconi, Ferruccio Giromini e Claudio Varetto. Ovviamente ci ho messo lo zampino anch'io.
Domani si comincia.
Buona (tele)visione a tutti.

martedì 13 gennaio 2009

Ma la fica andrà ancora di moda?


Ammettiamolo: con tutto 'sto cianciare di crisi e mica crisi, si rischia di perdere di vista un dato oggettivo.
E cioè che il mercato del fumetto Made in Italy non è mai stato tanto vivace quanto adesso.
Oddio, sulle vendite non mi pronuncerei. Ma da cultore della materia, di fronte a chicche come la "Lanterna Verde" originale di Gil Kane e John Broome, i Paperi barksiani in versione integrale, "La Perdida" o "The Walking Dead", godo come un riccio.

Fra pochi giorni, a sorpresa, la lista si allungherà con una serie di cui Neil Gaiman ha scritto un gran bene: "Omaha The Cat Dancer". È la storia di una gattina dalla vita professionale e sentimentale piuttosto tumultuosa. Sesso ce n'è parecchio, e piuttosto esplicito: ma testi e disegni - realizzati dalla compianta Kate Worley e dal suo compagno e amico di una vita Reed Waller - sono così ironici, carezzevoli e seducenti che anche le signore potrebbero apprezzare.

Black Velvet punta alla pubblicazione integrale a partire da fine gennaio.
Non resta che vedere se la fica va sempre di moda.

A questo punto, però, per puro spirito di contraddizione, esigo anche Geppo, Provolino e Nonna Abelarda. Tie'.

Bilanci


Nick Abadzis ha concluso la sua ultima fatica sul "The Times".
Si chiama "The Trial of the Sober Dog".
È una storia che parla di bilanci.
Una sorta di Lauzier "Made in Britain".
Casomai interessi, potete leggerla qui.
Dal primo all'ultimo episodio.
Si comincia da fondo pagina. Che sia una metafora?

lunedì 12 gennaio 2009

Addio alle armi


Ultimo giro di carte per la gang di “Romanzo Criminale”.
Per festeggiare, il regista Stefano Sollima si è scelto modelli illustri, citando a piene mani dal Brian De Palma di “Scarface” e “Carlito’s Way”, giocando con soggettive e montaggi alternati, e puntando tutta la narrazione sulla caduta del Libanese, ormai schiavo dei propri fantasmi.
Si chiude nel modo migliore. Con un finale aperto che lascia sperare in una seconda serie, peraltro già annunciata. Con un gruppo di attori giovani, ma già sgamatissimi, sui cui giganteggiano Vinicio Marchioni (il Freddo) e Alessandro Roja (Il Dandi). E con una scelta produttiva che dimostra quanto fiato abbia ancora in corpo il cinema di genere “Made in Italy”.
Per chi si fosse collegato solo in questo momento, c’è ancora una chance per farsi una cultura: il weekend criminale fra il 23 e il 25 gennaio in cui Sky riproporrà tutte le 12 puntate della serie. Daje.

A lavorare!


L'ufficio del turismo del Queensland cerca un guardiano per un'isola sulla grande barriera corallina.
Sei mesi di contratto.
Settantamila euri.
Aerei gratis.
Non occorrono competenze specifiche, se non un minimo di dimestichezza con il Pc.
E un minimo di amore per la vita da spiaggia.

Questo sì che è un lavoro a progetto, gente.

Videoburrito vorrei-ma-non-posso



Brutta vita, quella del cameriere di naitcleb.
Lo dimostra questo video flambé di "La Apuesta".

venerdì 9 gennaio 2009

Bei tempi, quelli


Lavorare sui Dvd di "Supergulp!" ha i suoi bei lati positivi.

Uno è che ti capitano sottomano chicche che dimostrano quanto fossero fuori di zucca quelli che facevano fumetti prima che fare fumetti diventasse un lavoro come tanti altri.

Ma che figo è Bonvi in questa foto?

(Fra l'altro, questa e molte altre sciccherie vintage vi aspettano su "Supergulp!" a partire dal 16 gennaio. Per i dettagli, basta cliccare qui).

giovedì 8 gennaio 2009

Transformismi


Nella vita coltivo pochissime certezze. Una, vedi un po', riguarda Michael Bay: fin dall'uscita di "Bad Boys" (1995), ho sempre scommesso che il suo prossimo film sarebbe stato una cagata con i controfiocchi. E finora ci ho sempre azzeccato.
Però, anche se mi costa uno sforzo immane, devo ammetterlo: il poster di "Transformers 2", con quel suo look un po' sgualdrino a metà fra Giger le vecchie cover dei Motorhead e il Signore degli anelli, mi acchiappicchia. Accipicchia.

Quando i bambini fanno "Ouch"



L'ottimo Claudio Varetto mi gira questo commento a fumetti di Stefano Disegni sugli ultimi sviluppi del conflitto israelo-palestinese.
Centro pieno, direi.

mercoledì 7 gennaio 2009

L'ora dei dilettanti


Un esordio maturo e consapevole nel mondo dei fumetti? Si può fare. Anche arrivando da ambiti che con la letteratura disegnata c’entrano solo fino a un certo punto.
La prova provata è questo “Prince of Persia” della First Second Publishing. A occhio, poteva sembrare un prodottaccio nato per mungere all’osso il platform a scorrimento orizzontale che ha cambiato il mondo dei videogame. E invece: qualità, qualità, qualità.
Per compiere l’impresa, ci si sono messi in quattro. Jordan Mechner, il creatore del videogioco originale; A.B. Sina, poeta e letterato iraniano naturalizzato canadese; LeUyen Pham, illustratrice per bambini; e last but not least, Alex Puvilland, lay-out artist di “Spirit”, “La strada per El Dorado” e altri celebri cartoon Dreamworks.
Il risultato è la saga di 190 pagine che Magic Press ha raccolto nel volume in vendita in tutte le librerie a 15,50 euri (18 in edizione deluxe). Una avventura magica ma allo stesso tempo molto realistica, ricca di sfumature e aromi esotici, cesellata in ogni minimo dettaglio. Una storia interessante, che piacerà molto a tutti coloro che rimpiangono riviste come “Corto Maltese”, “L’Eternauta” o “Comic Art”. E magari, chissà, potrebbe piacere anche a chi non le ha mai lette.

Chi vuo' fa' l'americano?


Si chiama Nytaly.com, ed è il sito ideale per chiunque abbia voglia di fare un salto a New York. Diari di viaggio, link, curiosità, consigli pratici e molte altre dritte per mordere la Grande Mela come nessuno ha mai fatto prima.

Ognuno ha la sua Across


Visto che al cinema me l’ero perso, ieri sera ho deciso di degustarmi “Across The Universe”.
Mi titillavano, non necessariamente in quest’ordine:
La regia di Julie Taymor (quella di “Frida”, per capirci).
Le cover dei Beatles a firma Bono Vox, Joe Cocker, ecc.;
L’ambientazione Anni 70;
Tipo al decimo minuto della faccenda, sulle prime note di “I Wanna Hold Your Hand”, ho cominciato a sentire puzza di sòla.
Poi la cosa è degenerata.
Il brutto di “Across The Universe” sta tutto nei dettagli. Cast fighetto-antipatico stile “The Beach”, arrangiamenti monotoni e poco ispirati, citazioni prevedibili e kitschissime, effettacci da videoclip truzzo, montaggio piatto.
Insomma, un disastro su tutti i fronti. E un pessimo viatico per il musical su Spider-Man che presto farà il suo debutto a Broadway.

lunedì 5 gennaio 2009

Dalla finestra


Sotto trenta centimetri di neve, anche una città bruttarella come Milano diventa quasi bella.

Domani, quando il bianco sarà diventato grigio e il clima yuppi yuppi delle Feste lascerà il passo alla rumba elettrificata del laurà, tricche tracche tricche tracche tricche tracche, saranno cazzetti turgidi, oh yes.

Domani, la neve tornerà ad essere l'arma finale del generale Inverno, gli venisse un colpo secco.
E allora porco di qua e porco di là e porco di su e porco di giù e senti che freddo e prendi l'ombrello e guarda che poltiglia e vaffa si scivola e uffa vedi te se per andare in ufficio ci tocca pure fare la ritirata di Russia.

Ma oggi, quello che vedo dalla finestra mi piace.
E tanto basta.

domenica 4 gennaio 2009

Mi Correggio


Ieri, grande gita sociale a Parma per la mostra di Antonio Allegri detto il Correggio, in onda fino al 25 gennaio 2009 al Palazzo della Pilotta.
Io che l'arte rinascimentale tutta madonne gesucristi amorini e martiri vari l'ho sempre trovata pallosetta anzichenò ci sono andato più per sport che per altro.
E invece, mi correggo, anzi mi Correggio: l'Antonio Allegri era un figo atomico, la mostra è organizzata benissimo, il posto è favoloso e insomma ho fatto bene.
Ora però mi tocca fiondarmi a Vercelli a farmi un po' di Pollock ruspante. Way to go, dude!

Ci rivediamo all'Inferno


Auguri di buon 2009 da Marcello Toninelli.
Non a caso, l'autore di "Dante".

venerdì 2 gennaio 2009

Arresto (cardiaco)


E così ci siamo giocati anche Il commissario Dobey di "Starsky & Hutch": gran brutto modo di cominciare il 2009.

giovedì 1 gennaio 2009

C'ero una volta


Ho diciotto o diciannove o anni. Sto finendo il liceo, e sogno un futuro da disegnatore di fumetti. Ovviamente, pur di pubblicare qualcosa di mio, mi accontenterei anche dei disegnini sulla carta igienica.
Un giorno mi telefona un mio compagno di scuola, Massimo Mulazzani. Suo padre è un famoso illustratore e gli ha girato una soffiata: in Mursia, a quanto pare, cercano copertinisti.
Io e Massimo ci presentiamo lì una mattina bianco latte di dicembre con i rispettivi scarabocchi sotto il braccio. Il posto è dietro corso Buenos Aires, e non ha niente a che vedere con la mia idea di una grande casa editrice: è un appartamento angusto, stipato di scatoloni e cartacce coperte di polvere. Dopo mezz'ora di anticamera, circonfuso da una nube di fumo e dopobarba di terza, arriva il "direttore artistico" di Casa. È sputato l'Uomo Talpa dei Fantastici Quattro. Solo un po' più ingrigito. Passa in rassegna le nostre cose in quattro e quattr'otto, ci chiede se vogliamo fare una prova e ci offre un compenso di cin-quan-ta-mi-la-li-re-lor-de!
Io, che nella mia vita ho disegnato sempre e solo per hobby, torno a casa camminando a mezzo metro da terra. Mi è pure andata di culo, perché il libro che mi hanno assegnato mi piace: parliamo di "Tre uomini in barca (per tacer del cane)" di Jerome Klapka Jerome, mica pizza e fichi.
Dopo qualche settimana, motivatissimo, mi ripresento al cospetto dell'Uomo Talpa con un disegno tutto cieli cupi nuvoloni tratteggini fitti fitti un po' Pazienza un po' Moebius un po' Magnus che mi piace un casino. Sento già il profumo del successo.
Il tipo mi dice che "le nuvole non cantano", e mi fa rifare il tutto.

E ancora.
E ancora.
E ancora.
E ancora.
E ancora.

Dopo mesi di tira-e-molla, del mio studio di copertina è rimasta solo l'inquadratura. Il resto - l'atmosfera, i tratteggi, il bilanciamento bianchi/neri, i volumi - è scomparso sotto strati di tempera spessi come il fondo tinta sulle rughe di un'ottantenne. Alla Mursia, però, apprezzano: visto si stampi, e via.

A quel punto capisco che il mestiere dell'illustratore non fa per me.

Non ho mai chiesto una copia omaggio di quel libro. Non sapevo nemmeno se fosse mai effettivamente uscito.
Oggi, però, un amico l'ha trovato su eBay.
Quasi quasi ci faccio un pensierino.

We like Laika


Domani, con il manifesto, l'ormai canonico "almanacco 2008" di Alias. Interviste per tutti i gusti.
Fra le tante, c'è anche quella che ho realizzato qualche settimana fa con Nick Abadzis.
Nick è il mio idolo fumettistico del momento: merito di "Laika", graphic novel che racconta la storia della cagnolina sovietica che imparò a volare. Ma merito anche di un approccio alla vita ironico, aperto, terra terra, lontano anni luce dai vezzi e dai tic un po' stucchevoli di tante star della narrativa per immagini.
L'intervista è carina. Il libro edito da Magic Press, ça va sans dire, è molto meglio. Casomai ci fosse in previsione qualche acquisto last-minute di qui all'epifania, dico.