venerdì 21 dicembre 2007

A babbo morto


Nel 2006, avevo lasciato gli auguri di Natale al Jack Skeletron di “Nightmare Before Christmas”. Quest’anno, invece, evoco un suo lontano parente. Sperando che si ricordi di un po’ di gente. Buon Natale, quindi, ai dirigenti di Thyssenkrupp, e a tutti quelli per cui le persone sono elettrodomestici solo un po’ più smart. Buon Natale a tutti i sindaci che vorrebbero vietare a marocchini, albanesi e omosessuali di convivere o sposarsi, e a tutti quelli che l’unica famiglia buona è quella santificata dal matrimonio. Buon natale all’ufficio marketing di (compilare questo spazio a piacere). Buon Natale a tutti quelli che va bene le campagne elettorali, ma poi governare è un’altra cosa. Buon Natale a chi sorride troppo spesso, e a chi non sorride mai. Buon Natale e buon anno nuovo a chi pensa solo agli affari propri, e gli altri ciccia. Buon Natale a tutti quelli che si fanno sentire solo a Natale, e per il resto dell’anno zerella. Buon Natale a chi mangia carne più di due volte la settimana, e a chi non conosce i piaceri della carne. Buon Natale a Bruno Vespa, e Maria Giovanna Maglie. Buon Natale a chi non legge, magari anche guardando le figure. Buon Natale ai fabbricanti di cinepanettoni. Buon Natale ai tassisti e ai vigili urbani. Buon Natale agli spammer e ai provider farlocchi. Buon Natale a chi non riesce più a innamorarsi delle persone, delle idee o dei propri sogni. A tutti loro, e a tutti quelli che adesso non mi vengono in mente, auguro la visita di questo tipo qui. Ai miei amici e ai miei amori, invece, gli auguri li faccio di persona: a presto.

martedì 18 dicembre 2007

Molto nascosto


Dice che Volto Nascosto, l’ultima miniserie di Casa Bonelli, vende pochino. Non siamo proprio al flop totale, questo no, ma insomma visto il contesto, gli autori, la novità eccetera, francamente si sperava andasse meglio. Colgo l’occasione, quindi, per invitare il gentile pubblico a fare uno sforzo, e investire qualche euro sull’ultimo parto di Manfredi, Rotundo & Co.: se non diamo fiducia a prodotti coraggiosi come questo, poi non possiamo lamentarci che nel mondo del fumetto Made in Italy non si faccia mai niente di nuovo. La Bonelli, almeno, ce prova: anche senza tener conto di tutti i personaggi cha ha azzeccato negli ultimi dieci lustri, solo per questo bisognerebbe fargli un monumento. Facciamo salire 'ste vendite, dài. Due euro e settanta al mese non hanno mai ammazzato nessuno.

giovedì 13 dicembre 2007

Un giorno, un Topo


Ormai la voce gira: "Topolino" cambia faccia. Fra poche ore Il futuro dell'ammiraglia di Via Sandro Sandri diventerà di pubblico dominio, dopo un periodo di alti e bassi che non prometteva niente di buono. E il futuro punta a una visione global che mescola sequel epocali come il "Ritorno sul monte Orso" di Tito Faraci e Cavazzano, scommesse come i manga di "Kingdom Hearts" o Exploit fantasy come la nuova serie di "Wizards of Mickey", con un Topolinoapprendistastregone nuovo di trinca. Che dire? Adelante ma con juicio, sperando in un nuovo miracolo disneyano. e auguri e figli maschi. Anzi: nipoti. Perché si sa che a Topolinia certe cose non si fanno.

martedì 11 dicembre 2007

Faccio cose, vedo gente


Poco da dire, in questi ultimi giorni. Un po' perché sono troppo sotto con le scadenze prenatalizie, e un po' perché lavoricchio anche nel tempo libero. Però produco, altroché se produco: sabato scorso sono riapparso su "Alias" con un bel pezzo su Volto Nascosto, la nuova serie firmata da Gianfranco Manfredi per Bonelli. Sempre qualche giorno fa, su De-Code, è uscito il mio ultimo "Balloon Bazaar", stavolta sull'ottima e abbondante ristampa di Tosca la Mosca by Palumbo. E nel menu di Drive Magazine c'è un simpatico botta e risposta di qualche settimana fa con Richard Barbieri dei Porcupine Tree. Nel frattempo, continuo a tener botta su tanti progettucoli e a soddisfare la mia fame di fumetti. Già che siamo in argomento: “l’Odissea” di Tank Girl, appena pubblicata da Coniglio Editore con una veste grafica degna del prototipo, merita sicuramente il prezzo del biglietto. David Lloyd mi informa che sta per uscire l'edizione italiana di "Kickback", il fumetto hard-boiled che ha realizzato per la Carabas. Nel frattempo, Magic Press si tiene in allenamento con varie proposte. Fra le tante segnalate dal nuovo addetto stampa Luca Ippoliti, terrei presente il quarto volume del vampiresco "30 giorni di notte", scritto dal fumantino Matt Fraction di “Casanova”, e il muscolosissimo libro delle invasioni di Slaine, il barbaro ipertrofico e molto British di Pat Mills e Clint Langley. E per stavolta mi sa che la chiudiamo qui: ci vediamo appena ho due minuti.

martedì 4 dicembre 2007

"Quello che non ti uccide..."


“...Ti rende più informe”. È con questa punch-line carica di inquietanti promesse che l’Arlecchino del Crimine si è presentato al pubblico durante lo special screening newyorchese di “The Dark Knight” con cui ieri sera Chris Nolan ha presentato il prologo del film al pubblico. I dettagli della storia sono tutti qui. E ora scusate se smetto di scrivere, ma sto sbavando su tutta la tastiera. Love that Joker!

giovedì 29 novembre 2007

Viva la revolucion


Finalmente ho trovato il modo di sfogare tutto il mio amore per la cultura centroamericana dentro un progetto concreto: un bel fumetto centrato sull’archetipo tutto messicano delle Calaveras, gli scheletrini danzanti creati all’inizio del ‘900 dal leggendario incisore Jose Guadalupe Posada e poi presi a modello da tonnellate di artisti, da Ray Harryhausen a Tim Burton al Prof. Bad Trip. Visti i precedenti, l’impresa si annuncia bella tosta, ma io e il mio compadre Bloz - già autore di tante storie di funny animals disneyani e non - abbiamo tutte le intenzioni di portarla a termine. Chi vuole farsi un giro nel backstage si accomodi pure: per fare il gran salto nel nostro oltretomba basta un clic.

mercoledì 28 novembre 2007

Samba Horror


Wilson Vieira, il fumettaro carioca di cui al link qui a lato, mi segnala l'uscita del numero 45 di "Prismarte", rivista di fumetti Made in Brazil. Il menu è ricco e variegato, e vale senz'altro la pena di ordinarne una copia. Chi vuol gettare uno sguardo sul lato oscuro del Sudamerica si accomodi pure: scoprirà un Brasile molto lontano dai soliti cliché.

giovedì 22 novembre 2007

Better Fred than Dead


In “Fred Claus”, il cinepanettone Warner sul fratello sfigato di Babbo Natale, una scena davvero esilarante c’è: quella in cui Fred, oppresso dall’ingombrante silhouette di Santa Claus, si iscrive a una cricca di fratelli sfigati che annovera fra le sue fila Frank Stallone, Stephen Baldwin e Roger Clinton. Il resto del film sta tutto nelle ottime performance di un cast capitanato da Vince Vaughn, Kevin Spacey e Paul Giamatti, nella sceneggiatura al cioccolato e peperoncino di Dan Fogelman, già autore di “Cars”, e nelle scenografie “grinciose” di Allan Cameron. Niente di nuovo, per carità: ma comunque, un’ottima alternativa ai rutti e scorregge dei tristissimi film natalizi Made in Italy. Al cinema dal 30 novembre.

giovedì 15 novembre 2007

Un goccetto a tutto fumetto


Donald Soffritti, nel suo piccolo, è proprio un grande. Disegna benissimo tutti i personaggi a fumetti che gli capitino per le mani, dai paperi Disney ai super-eroi "rivisitati", dai Vasco Comics agli Spaghetti-Manga. E in più, è una persona sensibile, colta, sincera, molto lontana dalla boria, dai salamelecchi e dalla paraculaggine di tanti sedicenti professionisti dell'editoria.
Uno così, vale sempre la pena di farci due chiacchiere. Chi volesse concedersi questo lusso lo trova domani 16 novembre alle 18:00 al CentroBorgo in via M.E. Lepido 184, a Bologna, in occasione del secondo appuntamento con Borgo Fumetto. Una rassegna di aperitivi letterari di cui vi propongo la locandina qui a fianco. Dopo Donald, che presenta al pubblico la raccolta delle strip realizzate per la "Gazzetta" in tandem con Daniele Brolli ed edita da Comma 22, il 23 novembre la manifestazione ospiterà Giovanni Romanini, e il 30 Giuseppe Palumbo. Che dire? Cin Cin.

mercoledì 14 novembre 2007

Quarantadue


E dai e dai, finalmente, son quarantadue. Come mi sento? Come ieri, solo un po' più stanco, anche perché la settimana è di quelle da cardiopalma. Lunedì, cena fuori con Elena per un anticipo di festeggiamenti. Ieri sera, anteprima del "Beowulf" di Zemeckis, che recensisco fra oggi e domani su Drive Magazine. Stasera, conferenza stampa di "Pirati dei Caraibi 3", e a seguire un po' di volontariato. Domani, vernissage di Tullio Pericoli in Buenos Aires. Venerdì Negramaro al Conservatorio. Sabato, tutti a casa mia a festeggiare - chi vuole aggregarsi, mi scriva. E domenica intervista e live dei Porcupine Tree. Sfido che poi uno pensa che a una certa età si cominci a perder colpi.

mercoledì 7 novembre 2007

Saghe mentali


Corre voce che la DC Comics, in uno dei tanti strombazzatissimi “eventi” che ogni tot punteggiano la vita editoriale degli eroi a fumetti, stia accarezzando l’idea di accoppare Batman. Peggio: di accoppare Bruce Wayne. Per poi affidare cappuccio e mantello a Dick Grayson, Jason Todd o qualche altro membro della Bat-Famiglia.
Ora: non è che la cosa in sé mi scandalizzi.
È un po’ che bazzico il mondo dei personaggi in calzamaglia, e ho vissuto da una posizione privilegiata tanti cosiddetti eventi epocali: la morte di Robin, il funerale di Superman, il Batman 2.0 di “Kinightquest” e “Knightsend” e gli “unhappy ending” di Blue Beetle e Maxwell Lord. Arrivo anche a dire di aver apprezzato, in certi casi. Non sempre, ma a volte sì.
Però, cazzo, a tutto c’è un limite.
Chi mi frequenta lo sa: nonostante il mio amore sperticato per Batman, che è il “mio” eroe da quando andavo in giro gattonando, credo che le incarnazioni più recenti del personaggio non rendano minimamente giustizia alla leggenda del giustiziere creato da Bob Kane. Hush? Cacca. Broken City? Cacca. War Games? Cacca. E sono solo le prime saghe che mi vengono in mente.
Per me, la grandezza di Batman è sempre stata la sua umanità. Una dote che autori come Denny O’ Neil, Doug Moench, Mike Barr o Alan Grant hanno sempre esaltato in tutta la loro vita professionale. Ma che non ha impedito a una dirigenza piuttosto miope di metterli da parte senza troppi complimenti, come dimostra quest’intervista. Il tutto, per arrivare al Batman di oggi. Un Judge Dredd senza humour. Un Terminator senza pistola. Un Robocop senza reminescenze. Un vigilante come tanti altri. In un certo senso, insomma, si potrebbe pensare che Bruce Wayne sia già metaforicamente cadavere da un pezzo, quindi tanto vale prenderne atto e spedirlo definitivamente nel regno dei più.
Eppure, a un futuro senza Bruce Wayne non riesco proprio a pensarci. E continuo ad augurarmi che i rumors che girano siano effettivamente rumors, e che alla Time-Warner si decidano a rimpiazzare i Marketing Managers che stanno affossando l’Universo DC con dei bravi editor. Questa sì, sarebbe una saga mozzafiato.

martedì 6 novembre 2007

Salta che ti passa


Un lampo di luce nella foschia di questi giorni novembrini: è il nuovo film di Doug Liman, il regista di “The Bourne Identity”. Anche nel suo nuovo film ci si muove parecchio. Merito di un gruppo di ragazzotti che hanno in dote l’unico super-potere che valga la pena, quello del teletrasporto, e se ne approfittano. Per vedere il film, tocca aspettare febbraio 2008. Ma intanto, possiamo lustrarci gli occhi con il trailer, in onda qui o sul sito ufficiale del film.

domenica 4 novembre 2007

La scatola magica


Vabbe’, non faranno lo stesso effetto del bagno di folla dello scorso 14 luglio al Circo Massimo di Roma. Ma come ho già scritto in altre occasioni, per chi ama la musica dei “vecchi” Genesis i “The Musical Box” sono sempre un bel vedere, perché riproducono con cura maniacale gli show “storici” del gruppo. Stasera e domani, per esempio, li trovate al Teatro della Luna di Assago alle 21,00: la macchina del tempo di Denis Gagné e soci ci riporta alle leggendarie tournée di “Foxtrot” e “Selling England by the Pound”. Brividini garantiti. Provare per credere.

martedì 30 ottobre 2007

Perché tanto odio?


In giro si parla un sacco del graphic novel firmato dai fratelli Carofiglio per la collana 24/7 di Rizzoli – la stessa, per intenderci, di “V Per Vendetta” di Moore e Lloyd e “Tomka” di Carlotto e Palumbo. Per la precisione, anzi, dovrei dire “si sparla un sacco”: perché finora, chi ha parlato di questo fumetto ne ha detto il peggio possibile. In realtà, “Cacciatori delle Tenebre” non è poi così male. Certo, i disegni non sono il massimo della vita. E la sceneggiatura soffre di qualche eccesso di turpiloquio. Detto questo, però, il montaggio “tiene” dalla prima all’ultima vignetta, e sulla storia aleggia un mood malinconico che saprà di déja vu, ma fa comunque la sua porca figura. Niente di eccezionale, s’intende: ma in ogni caso, un prodotto curioso, interessante, che un minimo di attenzione la merita.

venerdì 26 ottobre 2007

L'ennui, l'ennui


Chi vive a Milano sa cosa voglia dire quando piove. Il colore lattiginoso del cielo pesa come la lana grigia e pruriginosa di una vecchia coperta, e ha lo stesso odore di polvere umida. E il bagliore ospedaliero dei neon degli uffici completa il quadro. Per tirarmi su, penso a un inverno che si annuncia denso di eventi, dal mio quarantaduesimo (quarantaduesimo!) compleanno, ai nuovi progetti su cui sto lavorando con le dita incrociate, a tutti i film, i libri e i fumetti interessanti che stanno per uscire. Insomma, come un brucone nel bozzolo, me ne sto impacchettato nel plaid più caldo che ho in casa, e aspetto. Con la strana sensazione che oltre la noia di stagione stiano fermentando i germi di una nuova primavera. Magari è la volta che ci azzecco. Yaaawn.

martedì 16 ottobre 2007

Autunno sì, ma nero


Una vacanza ai confini della realtà fra Liguria e Piemonte in compagnia di zombie, fantasmi, serial killer. E come guest star, vari mostri e mostriciattoli sacri dell’immaginario horror a fumetti, da Dave McKean a Carlo Ambrosini, da Diego Cajelli a pasquale Ruju. Questo è quello che promette la rassegna “Autunno Nero”, iniziata ai primi di settembre e tuttora in corso. Andrea G. Ciccarelli di Saldapress – papà della versione italiana di “The Walking Dead” - segnala, e io volentieri pubblico. Vale la pena di farci un salto: vedere, per credere, il programma della manifestaz.
C’è anche un B&B che para normale, ma si dice sia davvero speciale: chi vuole gli estremi mi scriva, che glielo giro.

giovedì 11 ottobre 2007

Sotto a chi Tomka


C’è il silenzio vischioso e ipnotico di un dolore antico nell’ultima fatica di Massimo Carlotto e Giuseppe Palumbo, “Tomka – Il gitano di Guernica” (Rizzoli 24/7, € 16). Sulla carta, l’incontro fra il giallista di “Arrivederci amore ciao” e l’autore di “Ramarro” e “Tosca la mosca” aveva tutte le carte in regola per puntare nella direzione scontata del noir metropolitano. Invece, Carlotto e Palumbo sparigliano le carte e rileggono a modo loro la tragedia di Guernica, città spagnola rasa al suolo dai nazisti e immortalata in una cruda e meravigliosa tela di Picasso. Il risultato è un graphic novel che merita una lettura attenta e partecipe, e un posto d’onore in qualsiasi collezione di fumetti. Dentro queste pagine, c’è tutto: l’amore, la morte, la terra, l’odore dei muri sotto il sole, il sapore del pane e del vino, la forza dei legami e dei ricordi, la bellezza aspra dei paesaggi baschi e dei vicoli di Matera. E sopra tutto, il rumore di un vento che scompiglia idee e luoghi comuni.

lunedì 8 ottobre 2007

Opere buffe


“So many things to do, so little time”: mi pare fosse questo il motto del Joker nel primo Batman di Tim Burton. Glielo rubo giusto per salutare il pueblo unido, e per scusarmi della mia attuale stitichezza verbale. Ma fra il lavoro “vero” e le altre collaborazioni, mi resta davvero poco tempo per i cazzettini nostri. Ne uso un po’ per fare pubblicità a un disco che esce proprio in questi giorni, “Comic Opera” di Robert Wyatt, ultima fatica di un grande della musica: parla di quel grande fumetto che è la nostra storia recente, conta ospiti di lusso come Eno e Manzanera, e promette emozioni grandi come il mare oscuro di cui Wyatt cantava in “Rock Bottom” (1974) . Da avere assolutamente, insomma. Almeno secondo me.

martedì 2 ottobre 2007

Prima pagina


Si chiama Cover Browser, e per chi ama i fumetti Usa è una vera manna. Perché questo sito contiene centinaia di copertine di tutte le migliori testate Usa, dalla “A” di “Adventures Into The Unknown” alla Y di “Yummy Fur”. Il punto di riferimento ideale, insomma, per chi vuol concedersi una full immersion fra le prime pagine che hanno fatto o stanno facendo la storia dei comics: in primis, tutti i disegnatori in ascolto. Ma anche i nerd come il sottoscritto.

giovedì 27 settembre 2007

Ehilà, Beppa!


26 settembre, pausa caffè. Davanti a una tazzina di qualcosa si inganna il tempo chiacchierando dei lavori che schizzano fra una scrivania e l’altra. A un certo punto, ci sintonizziamo su radio-serva per gli ultimi commenti sulla new entry della nostra gabbia di matti, Mirella Mariani. Brava, è bravissima. In più, è proprio bella bella. il che non guasta, dico io. E poi, senza neanche rendermene conto:
“Sempre meglio che ritrovarsi gomito a gomito con Beppa Giosef”.
Miseriaccia.
Beppa Giosef.
È un sacco che non ci pensavo, a Beppa Giosef.
E dire che donne così non si incontrano mica tutti i giorni.
Un grazie a scoppio ritardato a Max Bunker, dunque. Uno che nella vita ha creato Beppa Giosef e riesce a compiere cinquecento numeri con due anni d'anticipo, un minimo di attenzione la merita.

domenica 23 settembre 2007

Qualcosa fra i piedi


A volte, nella vita, capita di sintonizzarsi su stazioni che normalmente se ne stanno ben nascoste nel rumore bianco dell’esistenza. Un istante prima è caos, sfrigolio di frattali, effetto neve. Un istante dopo, è bonaccia. E dal silenzio emerge un segnale cristallino. Qualcosa che magari avevi già visto o sentito mille volte, ma che fino al momento giusto non avevi mai notato. E che, finalmente, ti accarezza l’anima. A me, negli ultimi giorni, sta succedendo proprio questo. Tutta colpa della biografia di Kurt Cobain che ho letteralmente divorato negli ultimi giorni. O della chiacchieratissima mostra fotografica di Jessica Dimmock che ha appena aperto i battenti alla galleria Forma di Milano. O dei dischi di Morgan e De André che sto ascoltando nelle ultime settimane. Roba che sembra fatta apposta per dare un sapore più ricco e struggente alla mia cronica malinconia autunnale.

mercoledì 19 settembre 2007

E poi

E poi c'è chi si chiede come mai non segua più l'universo Marvel.

martedì 18 settembre 2007

Guardando i guardiani


Dopo la fotina bella ma striminzita di qualche mese fa, cominciano a saltar fuori i primi dettagli sul "Watchmen" di Zack Snyder. Personalmente, non è che proprio trattenga il respiro nell'attesa: Dark Knight a parte, comincio ad averne le scuffie piene di comic book movies. Però, però. Se venisse bene, "Watchmen" potrebbe anche non essere male. Nel caso interessi, comunque, c'è on line la prima review dello script di Alex Tse. Occhio agli spoiler.

lunedì 17 settembre 2007

Fica, anyone?


Ho ricevuto un invito alla presentazione del MiSex, che quest’anno si presenta più ricco che mai. Fra gli eventi, un cameo dell’infrequentabile Fabrizio Corona, che come da comunicato stampa “Si esprimerà con lo splendido corpo di Elena Grimaldi”, le lezioni di fellatio di Valentine Demy, Kristine Klaus, Natasha Kiss, e molti altri articoli di pregio. Siccome io non ci ho voglia di andarci, sono pronto a girare l’invito a chiunque voglia provare l’ebbrezza. Sempre che, ovviamente, si prenda la briga di documentare il tutto su un apposito post. Se interessa, c’è tempo fino a dopodomani mattina sul prestino. Attendo adesioni.

martedì 11 settembre 2007

Carciofon, carciofon


È arrivato dopo il tiggì, proprio come una volta. Si è presentato al pubblico con tutto il suo armamentario vintage: le auto pigiate come sardine, il tavolino di formica in mezzo al traffico, e quello slogan un po’ Fantozzi un po’ Queineau contro il logorio della vita moderna. È proprio lui, l’aperitivo a base di carciofo, l’oggetto del desiderio annunciato di questo scorcio di autunno 2007. Un grazie alla Campari per il coraggio di averlo tirato fuori dal freezer, uno alla Euro Rscg per lo spot fotocopia, e uno a a Elio e le storie tese per il nuovo jingle a base di “carciofon”: senza la loro faccia di tolla, un’idea così non avrebbe mai potuto andare in porto. Un brindisi, dunque, ovviamente a base di Cynar. Io corro a comprarlo asap: in fondo, sono trent’anni che mi chiedo che cazzo di sapore abbia.

Sono poco, ma ci sono


Beccati al volo
Inserito originariamente da andrea_voglino
Non ho neanche fatto in tempo a metter piede in ufficio, che la grande ruota da criceti nella quale zampetto abitualmente a ricominciato a girare a trecento all'ora. Tempo a disposizione, pochissimo; e in compenso, un sacco di cose da fare.
Rubo tre secondi al frullatore per sottolineare che sono poco ma ci sono, come la particella dell'acqua Lete. E per regalare al gentile pubblico un numero acrobatico ambientato in un tempo e in un luogo che non mi sono mai sembrati così lontani. E al momento mi mancano un bel po'.

lunedì 3 settembre 2007

Rimoscion Emoscion


Lunedì sera. Vago senso di apatia da rientro. In Tv, niente da vedere, a parte Heroes, che rimbalzo per puro snobismo e perché ne ho le palle piene dell’hype da serial. Gira gira, a un certo punto casco su MTv, dove impazza un programma sugli Anni Ottanta. E fra Propaganda, Neneh Cherry e Eurythmics vari, a un certo punto salta fuori pure un videoclip dei Milli Vanilli. E finalmente capisco perché, nonostante Talking Heads, Talk Talk e compagnia cantante, gli anni della mia adolescenza passano per un periodo buio che nemmeno il medioevo. Meno male che a un certo punto con certe facce da copertina è scattata una clamorosa rimoscion emoscion, altrimenti sarebbero stati veramente dolori.

venerdì 31 agosto 2007

Ragnatele Last Minute


È uscito il 27 luglio scorso in tutte le edicole, e all’epoca l’ho abbandonato sulla scrivania, un po’ perché avevo di meglio da fare, e un po’ perché Jeph Loeb mi sta un po’ qua. Poi, al ritorno, ho deciso di rispolverarlo. E devo ammettere che nonostante le mie perplessità “Spider-Man: Blue” si è dimostrato un piccolo gioiello. I disegni di Tim Sale rileggono il Ditko dei primi Anni 60 con una precisione che testimonia l’affetto degli autori per l’arrampicamuri originale. E anche se il plot della storia anticipa quello di “Hush”, con un “grande vecchio” deciso ad avvelenare la vita al nostro eroe per interposta persona, qui il quadro d’insieme è ben più ricco e variegato. Un grazie di cuore, quindi, alla Marvel e alla Panini: è grazie a storie come queste che il mio trentennale matrimonio con il fumetto Made in Usa resta un matrimonio d’amore.

lunedì 27 agosto 2007

Un ritorno e un ricordo


In questi giorni, tre anni fa, ci siamo persi Enzo G. Baldoni. Soprattutto, me lo sono perso io, che ho condiviso con lui i primi passi nel mondo della carta stampata rubacchiandogli dritte, referenze e molto altro. Ora lui è andato a ficcare il naso in altri piani dell’esistenza. Però i suoi blog sono ancora on line, e meritano tutta l’attenzione possibile. Chi vuol dargli un’occhiata può frugare fra i link a lato, oppure cliccare qui, qui, o qui. Ne vale la pena.

lunedì 6 agosto 2007

Per chi fosse ancora in ascolto

il mio diario di viaggio fra Yucatan e dintorni è on line. Si parla di un po' di tutto: spiagge, animali, persone, marciapiedi, souvenir, aereoporti e molto altro. E c'è anche una guest-star d'eccezione: l'uragano Dean.
Curiosi? Cliccate qui. Buon pro.

giovedì 26 luglio 2007

Vado e torno


Chi "Che" c'è
Inserito originariamente da andrea_voglino
Ventiquattr’ore, poi sarà di nuovo Centroamerica. Un Paese che ormai conosco benino, e di cui sono innamorato pazzo. Stavolta, per comodità, si arriva e si torna da Cancun. Ma “gringolandia”, come la chiamano i locali, è solo la casella del via. Il resto del percorso è ancora tutto da incastonare fra poche fondamentali tappe. Viaggeremo leggeri, io ed Elena, portandoci diatro solo l’essenziale. In tutti i sensi. Come sempre, alla vigilia di ogni partenza, l’elettricità nell’aria si fa palpabile, insieme con la paura di volare e l’attesa di quello che verrà. Però la gioia bambinesca di ripartire insieme per una nuova avventura frulla nella panza e alleggerisce il passo. E rende tutto più bello e più facile. Se riuscirò a postare qualcosa da laggiù, proprio non lo so. Ma comunque, se non dovessi riuscirci, vado e torno. Sono certo che fra un mesetto avrò molte cose da raccontare.

venerdì 20 luglio 2007

Prima cliccare, poi leggere


È un po' che ci giravo intorno, ma finalmente ho aggiunto al mio elenco di link due personaggi che ho sempre considerato due icone del fumetto made in italy. Ovvero, Luca Boschi e Filippo Scozzari. Luca è una vera e propria enciclopedia vivente del fumetto, un ottimo sceneggiatore con ottimi trascorsi Disneyani, e un penciller pazzariello e assai creativo. Se volete sapere tutto sui comics di oggi e soprattutto di ieri, fate un salto sul suo weblog: come diceva Schultz, "The Doctor is In". Altra vita, invece, con Scozzari, con l'accento sulla "o". Nonostante l'aria bonaria da zietto bolognese, trattasi di uno che ha fatto la storia del fumetto underground da "Cannibale" in su, fra studelinquenti, autostoppisti galattici e ineffabili suorine pompineuses. E soprattutto, un altro che di editoria a strisce ne capisce parecchio. Come dimostra "La grande truffa della fumetteria", post stagionatello ma non troppo del suo fondamentale Manuale dell'arte bimba. Scrollate, scrollate, qualcosa resterà.

martedì 17 luglio 2007

Kaputt Mundi


Sacro & Profano
Inserito originariamente da andrea_voglino
Quattro giorni, per riscoprire Roma, sono maledettamente pochi. Soprattutto se il lavoro ti ha abituato ai suoi lati più spigolosi – dal traffico, ai tempi dilatati di una città grande sul serio, all’atmosfera artificiosa di tanti dei suoi scorci più popolari, che sembrano messi lì a uso e consumo dei turisti. Il problema è che fare il turista a Roma è facile, comodo e gratificante assai. E stavolta, grazie a questo, la Città eterna mi è entrata davvero nel cuore. Adesso, nel mio piccolo, anch’io sento di far parte di una grande storia. Ed è una sensazione davvero magggica.

martedì 10 luglio 2007

Il sonno della ragione


In 'sti giorni non sono molto in forma, e non ho molta voglia di sbottonarmi. Troppe cose da fare, troppi nodi da sciogliere, troppe beghe da gestire, troppe idee che faticano a prendere forma. Riassumendo: dormo preoccupato, e mi tengo occupato. Negli ultimi giorni, per esempio, mi sono visto il quinto Harry Potter e il terzo Shrek. Se vi interessa, la recensione la trovate qui.

mercoledì 4 luglio 2007

Summertime blues


L’estate bussa alla porta, le ferie si avvicinano, e anche per il sottoscritto arriva il momento di fare un bilancio sui primi sei mesi di questo rutilante 2007. Ecco quindi dieci cose di cui avrei fatto a meno, ma anche dieci che vorrei, non si sa mai che rimuginarle tipo mantra serva a qualcosa.

Cose di cui quest’anno avrei fatto volentieri a meno:

- La pancetta (nel senso della ciccia di troppo, i salumi vanno bene);

- Il Family Day;

- Due funerali assolutamente prematuri;

- La reunion delle Spice Girls;

- Lo scudetto all’Inter e la Champions al Milan;

- Le giornate piovose;

- L’abbonamento a Ciak;

- Il dottor House, Lost, e in generale i telefilm;

- La spam mail.

Cose di cui al momento avverto un folle desiderio:

- Due giorni a mollo dentro una vasca da bagno (sono famiglia povera e ho solo il box doccia);

- Un partito che mi somigli almeno un po’, anche di spalle, anche di notte;

- Un/a figlio/a bello/a sano/a intelligente come il suo papi e la sua mami;

- La reunion dei Talk Talk;

- Un anno senza pallone;

- L’anticiclone delle azzorre parcheggiato sotto casa;

- Un disegnatore con cui “spaccare”;

- Il Dark Knight di Chris Nolan;

- Una cartolina da un bel posto che non ho mai visto.

Per informazioni, adesioni, eccetera, citofonare Voglino. Astenersi perditempo, poi a novembre quando arrivano i quarantadue facciamo il punto e vi racconto come va.
E nel caso qualcuno preferisse parlar d'altro: su De:code c'è il mio nuovo pezzullo sui fumetti usati da avere assolutamente. Buon pro.

giovedì 28 giugno 2007

L'ora del vaudeville


C’è un mondo parallelo dove i super-eroi se la spassano molto di più che sui comic books o nei tanti, troppi film che stanno uscendo nelle sale. È il mondo tipicamente americano delle grandi parodie. Qui, gli eroi in costume possono permettersi di essere quello che in fondo in fondo sono sempre stati. Cioè, un branco di culturisti sotto acido con le mutande sopra i pantaloni. Qui può capitare che l’Uomo Ragno ci provi con puffetta, i Borg di Star Trek finiscano fra le non troppo amorevoli braccia di Barbie & friends, o Superman e Wolverine si contendano la regia di Bryan Singer a suon di rasoiate. Il tragicomico teatrino dei giocattoli è sempre aperto: si tira tardi a suon di pernacchie, sganassoni e action figures, si sorride molto e si paga niente o quasi. Il tutto, sotto il segno di Harvey Kurtzman e dei suoi migliori epigoni. Provare, per credere, questa serie di short, e questo fotoromanzone con i pupazzi vintage della Mego. Venghino, siore e siori, venghino.

martedì 26 giugno 2007

Mediamente isterici


Lunedì scorso, gli hacker che hanno diffuso voci false e tendenziose sull’ultimo Harry Potter hanno dichiarato di essersi inventati tutto per provare l’efficacia della “disinformatja” nel logorio della vita moderna.
Ieri, Paris Hilton è uscita di galera zampettando fra due ali di folla plaudente e dichiarando al mondo di voler cambiar vita. Stop alle foto con la patonza di fuori, insomma, e sotto con le cause sociali e il look monastico. Less is more.
Oggi, Ruggero Deodato dichiara a “il manifesto” che il suo “Cannibal Holocaust”, ingiustamente ostracizzato per quelle due, tre scene di impalamenti e squartamenti, ma anche per la presenza di Luca Barbareschi, non era la gran cacata che tutti noi amiamo, ma un raffinato esercizio di metacinema sul ruolo dei media nell’era della globalizzazione.

Il mondo è pieno di sorprese. E siamo solo a metà settimana.

giovedì 21 giugno 2007

Non sono gli anni, sono i chilometri


Prima immagine ufficiale del dottor Jones dal sito ufficiale del dottor Jones. Il mio livello di “hype” ha avuto un sobbalzo: anche se “L’ultima Crociata” era loffio assai, è sempre bello rivedere in pista il vecchio Indy. Anche se ora un po' vecchietto lo è davvero.

mercoledì 20 giugno 2007

Anche quando fa male


Araceli aveva tredici anni. Se n’è andata l’altro ieri. Quando ci eravamo proposti per l’adozione a a distanza, lo scorso dicembre, ci avevano avvertito che l’Hiv avrebbe potuto portarsela via in ogni momento. Ovviamente, per me ed Elena, questo non è stato un problema. Almeno finora. Ora che lei non c’è più, ci terremo stretta la sua bellissima faccetta. Ma continueremo a fare il poco che possiamo per aiutare altri ragazzini a conquistarsi una vita decente in contesti che la decenza non sanno neanche dove sta di casa. Chiunque volesse darci una mano, si faccia vivo: è più facile di quanto si pensi. Ed è davvero belllssimo. Anche quando fa male.

martedì 19 giugno 2007

Ricomincio da dieci


La Violetta nazionale è preoccupata. Il motivo è vecchio come il mondo: in buona sostanza, si sente invisibile. E dire che di motivi, per notarla, ce ne sarebbero. Violetta è di famiglia metaforicamente nobile. È una blogger di tendenza. È arguta. È brillante. È mondana. È sexy. O almeno, scrive sexy, con quella punta di nevrosi prendere-o-lasciare che fa tanto arrapamento inquieto.
E però. Che dire. Non incontra.
Il che mi riporta agli anni orribili fra i ventisette e i trenta, quando mi sentivo invisibile anch’io. Anni con tutti i pianeti contro, pure la morte nera. Anni di penne col Tigullio deglutite guardando seccare il ducotone sulla parete. Anni di liaisons sognate o sputtanate per paura di soffrire troppo o troppo poco. Anni di grandi seghe mentali e fisiche. Anni passati a fari spenti nel buio.
Non era mica obbligatorio viversela tanto male.
Il problema è che questo l’ho capito dopo.
Così, il mio consiglio non richiesto, parafrasando Queineau, è: tenga duro, signorina. Nel frattempo, provo a elencare 10 possibili diversivi a uso e consumo di tutti gli invisibili di passaggio. Magari funzionano. Hai visto mai.

1. buttarsi su un testo sacro. Così a freddo me ne vengono in mente due: la prima “Educazione Sentimentale” di Flaubert, quella con l’esiziale sequenza del tristo randagione. E poi “Il ritorno del Cavaliere Oscuro” di Frank Miller, un bildungsroman a ritroso in cui un Batman decrepito rinasce a suon di incazzature.

2. Assecondare le proprie pulsioni suicide dedicandosi a uno sport estremo in linea con le suddette. Io adoro il mare e ho scelto il bodyboard, altrimenti detto “quella roba tipo surf”. Ma le vie del masoardimento sono infinite. E offrono ottimi argomenti di conversazione (es. “E tu queste le chiami onde? Dovresti vedere la pipeline di Fuerte Ventura...”). Nota bene: buttar lì termini noti ai soli iniziati, tipo appunto “pipeline”, fa molto yeah.

3. Sfogare le proprie velleità artistiche sporcandosi le mani. La zozzura ce vo’: sotto con creta, plastilina, body painting e vinavil. Pastrugnare e regredire, pastrugnare e regredire, pastrugnare e regredire. Se ne esce qualcosa di carino, regalare agli amici del cuore. Se no, pattumiera.

4. Concedersi un amore impossibile con una star a scelta, purché defunta in circostanze tristi e/o inattese. Come accennavo a inizio maggio, Il mio fanciullino interiore è tuttora platonicamente fidanzato con Dana Plato, la Kimberly Drummond di “Il mio amico Arnold”. Ma in giro ci sono un sacco di bei cadaveri liberi.

5. Trovare Dio lontano dal Vaticano. Io l’ho incontrato in due coppie di pappagalli rossi e gialli che volteggiavano fra gli alberi di Tikal, Guatemala. Che cazzo: un tableaux vivant così non può essere frutto del caso. E nel caso qualcuno se se lo stia chiedendo, sì, l’idea di Dio si concilia a meraviglia con quella di spianare la sede della Cei pilotando un Kaiju rosa confetto che espettora bestemmie a 10.000 watt con il timbro vocale di Al Bano. Gesù apprezzerebbe. Lo so perché me l’ha detto lui.

6. Trovarsi un hobby costosissimo e futile. Soggiorni di charme, fotografia digitale, corsi di degustazione, collezionismo di fumetti: là fuori è una vera miniera di chiacchiere e persone disperate e benestanti alla ricerca di qualcuno con cui condividere le proprie fissazioni anali ritentive.

7. Tagliare i ponti con il junk food. Per riportare alla vita un’infrequentabile spaghettata surgelata o un atroce risotto in busta ci vuole lo stesso tempo che per prepararsi un piatto di pennette ricotta e pepe o un’insalata very good. Se occorre, scrivete, che vi giro qualche ricetta ultrarapida ottima anche per comitive.
Con i vini è un po’ più complicato. Però un chianti, un dolcetto o un bianco frizzo sopra i tre euri fanno sempre la loro porca figura.

9. Ridere di più, a qualunque costo e con qualunque mezzo. Vanno bene anche il solletico sotto le ascelle, le barzellette razziste o le recensioni di Pino Farinotti. Quando lo specchio comincia a rimbalzarvi un’immagine diversa da quella appiccicata sulla carta d’identità, olè, sempre più difficile: è il momento di imparare a sorridere dei propri drammi umani.

8. Scegliersi una meta e darsi al turismo. Tenendo presente che l’importante non è il budget, ma le motivazioni. Prima di chiedersi dove cazzo andare, conviene chiedersi cosa cazzo andare a fare. In questo senso, tutti i punti precedenti possono dare ottime indicazioni.

10. None of the above. Siate creativi. Seguite la panza. Fate spazio al pensiero laterale. E se vi viene in mente qualcos’altro, contattatemi: la vita è lunga, imprevedibile e perigliosa, e una buona dritta non si rifiuta mai.

martedì 12 giugno 2007

Super-hero movies. Condensed


L’idea è stagionatella ma fulminante: riassumere i capolavori del cinema - ma anche qualche sana stronzata, via - in recensioni mignon di una riga o giù di lì.
Così, debitamente stimolato da questo e quest’altro esercizio di stile, mi accodo con qualche proposta sul cinema in calzamaglia. Prosit.

Batman
Jack Nicholson se la spassa a spese dell’Uomo Pipistrello e della Warner Bros.

Batman – Il ritorno
Tim Burton se la spassa a spese dell’Uomo Pipistrello e della Warner Bros.

Batman Forever
L’Uomo Pipistrello se la spassa a un gay party a spese degli spettatori.

Batman & Robin
Non se la spassa nessuno.

Batman Begins
Scontro epico edipico tra Christian Bale e Liam Neeson.

DareDevil
Il migliore degli eroi Marvel nel peggiore dei film Marvel.

Ghost Rider
L’inferno vomita un teschio di fuoco. Di paglia.

Hulk
Alchimia, orchi verdi, barboncini mannari: come “Shrek”, ma senza lo humour.

I fantastici 4
Una famiglia di fatto diventa una famiglia di strafatti.

Sin City
Bianco e nero senza ombra di sfumature.

Spider-Man
L’uomo Ragno vs. un Power Ranger stronzo.

Spider-Man 2
Dopo “I Predatori...”, Alfred Molina rinnova la propria liaison con le tarantole.

Spider-Man 3
2 costumi + 2 donne + 3 cattivi = zero assoluto.

Superman
Un nerd vestito da pirla salva il mondo da un aspirante palazzinaro.

Superman II
Un nerd vestito da pirla salva il mondo dai Ricchi e Poveri.

Superman III
Un nerd vestito da pirla sfida il ridicolo. E perde.

Superman IV – The Quest For Peace
Un nerd vestito da pirla sfida un budget risibile. Disaster Movie.

Superman Returns
Un pirla travestito da nerd vestito da pirla ci riprova. Orribili stivali.

X-Men
Due boy band rivali se le danno di santa ragione.

X-Men 2
Cambiano i suonatori, ma la musica resta sempre quella.

X-Men 3
Il detto “Non c’è due senza tre” rappresenta un grosso problema.

V For Vendetta
Il più bello di tutti i brutti film ispirati ad Alan Moore.

giovedì 7 giugno 2007

Da solo


Il bello di lavorare nell’editoria è che non ti annoi mai. Il brutto, che a volte ti capita di lavorare per mesi su un progetto in cui dai tutto te stesso, correggendo, limando e aggiustando fino alla nausea e oltre, per poi vederlo spiaggiarsi tipo medusa molliccia morta causa totale disinteresse del target di riferimento.

Prendiamo le riviste a fumetti per ragazzi, uno dei miei storici ambiti di lotta e di governo. In giro ce n’è pochine, quindi in teoria lo spazio per qualche “nuova proposta” dovrebbe esserci. Per esempio, il progetto cui ho partecipato negli ultimi dodici mesi insieme o in concorrenza con la crèm de la crèm dell’olimpo del gotha dell’ambiente della letteratura disegnata.
L’idea era di lanciare un masso nel placido stagno delle testate "gggiovani". Roba che, se fosse andata, ricchi premi e cotillons. Grandi autori, grandi personaggi, grandi storie. Roba da andare in giro a tirarsela per anni.

Qualche settimana fa, l’editore ha testato i diversi progetti prodotti dai vari team di lavoro su un campione rappresentativo di "kids".
Dire che è andata male è un eufemismo.

La società di ricerca dice che i risultati sono stati largamente inferiori alle peggiori aspettative, e che forse è meglio fermarsi qui.

L’editore sta valutando il da farsi.
O il da non farsi, che forse è meglio.

Io, per distrarmi, sto rileggendo i risultati di una ricerca Nielsen secondo cui i ragazzini dedicano alla lettura il quattro per cento del loro tempo libero.

Tradotto in minuti, fa circa una decina al giorno.

Allora i fumetti me li leggo da solo, ecco. Così imparate.

lunedì 4 giugno 2007

40 anni e non sentirli


Minchia, che tiro 'sto Sergente Pepe.
(E nel frattempo, qui abbiamo superato quota mille).

martedì 29 maggio 2007

Atlantide e dintorni


I famigerati teschi di cristallo precolombiani. L’Area 51 e gli extraterrestri. I comunisti cattivi dei vecchi film propagandistici a stelle e strisce. una cattiva boss fighissima con la faccia un po’ così della fighissima Cate Blanchett. Il ritorno di Karen Allen nel ruolo di Marion Ravenwood. Le prime voci sul quarto Indiana Jones della serie sono più o meno tutte qui. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, vale la pena di restare alla finestra: perché “Indiana Jones e la città degli dei” – titolo rigorosamente provvisorio – potrebbe risarcire tutti i fan dell’archeologo più amato della storia per un silenzio molto, troppo lungo. Anche se il film è scritto da quella chiavica di David Koepp, quello di “Jurassic Park” e “Spider-Man 3”.
Sempre a proposito di avventure più o meno improbabili: un caro amico mi segnala “L’elenco telefonico di Atlantide”, il romanzo d’esordio di Tullio Avoledo. Così a nasometro, mi sa che me lo segno. Anche perché sprizza citazioni metacinematografiche e calembour da tutti i pori. E, diciamolo: nonostante il freschetto degli ultimi giorni, la voglia di ombrellone comincia a farsi sentire. Ma di questo, però, ne riparliamo a tempo debito.
P.S.: nel frattempo ho aggiunto allo spataffione dei link quello che porta al sito non ufficiale dell'incredibile Pino Farinotti, sedicente "più grande critico di cinema del mondo" (sic). Chi volesse contribuire, si faccia vivo: riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il mondo deve sapere.

domenica 20 maggio 2007

Cheese!


Un morticino di Andres Serrano? Macché: è Heath Ledger nei panni del Joker in "The Dark Knight" di Chris Nolan.
Difficile farci dei pupazzetti, con una faccia così.
In compenso, ci si può fare un film fottutamente spaventevole. Brrr.
Nel frattempo, sempre a proposito di Comic Book Movies, è uscita la mia "precensione" di "Watchmen". La trovate al solito posto.

mercoledì 16 maggio 2007

Ciao Darwin


No, non sono stato colto da improvvisa passione per Paolo Bonolis. È che ieri sera c’è stata la prima del film che celebra il trofeo istituito a Stanford nel 1993 per premiare chi migliora il corredo genetico umano “Rimuovendosi dal mondo in modo spettacolarmente stupido”. L’instant-movie d Finn Taylor, però, è fiction: divertente, ma sempre fiction. Molto meglio, invece, quello che c’è in Rete. Tipo il sito ufficiale dei premi Darwin. O la voce Darwin Awards su Wikipedia. E per gli stomaci robusti c’è anche YouTube: digitando “Darwin Awards”, saltano fuori dei saggi di Masoardimento come questo. Enjoy. Ah: il film esce il primo giugno.

lunedì 14 maggio 2007

Dio c'è


Ammettiamolo: negli ultimi tempi, i segni del Suo avvento si erano fatti sempre più pressanti. Un intero inverno sopra i 5 gradi. Heath Ledger e Aaron Eckart nel cast di "The Dark Knight". I migliori dischi dei Genesis era Gabriel in standard 5.1. Le strip vintage di Lanterna Verde in tutte le edicole. C'erano già tutte le premesse per un'estasi mistica in piena regola.
Ora, però, ci abbiamo pure la famosa prova ontologica. Leggete qui e pentitevi, miscredenti.

mercoledì 9 maggio 2007

Stelle cadenti


Moore, Oklahoma. Maggio 1999. Dentro un camper parcheggiato nel giardino di una anonima villetta dei sobborghi, una ex attrice di 36 anni muore soffocata nel suo vomito per overdose di barbiturici.
Il suo nome è Dana Plato.
Anche se nessuno se la ricorda più, una volta Dana era famosa. Era la Kimberly Drummond di “Il mio amico Arnold”.
Figlia esemplare e sorella esemplare.
Fidanzatina ideale esemplare. Almeno per il sottoscritto.
Un ricordo pulito.
L’incanto dura finché non scopro che fine ha fatto. E finché non ripercorro a ritroso le tappe di un calvario che è molto americano e molto normale.
E che mi lascia addosso lo stesso dolore caldo e dolciastro dei racconti di Thom Jones o dei film di Alexander Payne.

Ogni anno, in questi giorni, la primavera mi si struscia addosso.
Io penso a Dana, e la abbraccio forte.
Ogni anno, è come innamorarsi. Ed è bellissimo.

lunedì 7 maggio 2007

Spider-Mayhem


Visto il grande successo di pubblico e le lusinghiere recensioni di Marvel-Maniaci storici come il MML nazionale, a scrivere un pezzullo sull’ultimo Spider-Man di Sam Raimi non mi ci metto nemmeno: non voglio passare né per snob, né per bastian contrario né per servo della DC (Comics).
Invece, mi accontento di buttar giù i 10 motivi per cui credo che ogni amante del fumetto originale di Lee & Ditko farebbe meglio a risparmiarsi la fatica (o al limite, ad andare a vedere il film di Sam Raimi col culo parato).

1) Spider-Man 3 è scritto con i piedi.
2) Spider-man 3 è scritto con i piedi.
3) Spider-man 3 è scritto con i piedi. Davvero. Sul serio.
4) Il personaggio più simpatico del film schiatta nel sottofinale (e no, non si tratta di Spider-Man, e nemmeno di Mary-Jane o Gwen Stacy).
5) Tutti i membri del cast sembrano spaesati e “fuori parte”. In più, con l’arrivo di Bryce Dallas Howard e Topher Grace, il tasso di fighetteria ha raggiunto livelli intollerabili: il film sembra una puntata di “Melrose Place” sotto estrogeni.
6) Il “dark side” di Peter Parker ricorda molto “The Mask”. E quello, diciamolo, non è che sia proprio il miglior comic-book movie mai arrivato sugli schermi.
7) L’Uomo Sabbia sembra la mummia di “La Mummia”. Anzi, sembra proprio una mummia. Nel senso dell’imbalsamato.
8) Gli effetti digitali sono troppi. E francamente bruttini.
9) In tutta la pellicola c’è un solo cliffhanger degno di nota. In compenso, ogni due per tre si tenta il climax.
10) Il film è interminabile. E nonostante le due ore e venti, sciupa facce e nodi narrativi senza risparmio.

Poi non dite che non vi avevo avvertito.